Ogni giorno le storie di violenza sulle donne in Italia non mancano, purtroppo. Quello che pian piano viene a mancare è la forza per continuare ad indignarsi e a parlarne. In questa lunga estate segnata da femminicidi e aggressioni efferate, si è tornato a parlare con più costanza di questo problema, ma spenta l’eco degli ultimi clamorosi fatti, molte storie atroci torneranno a occupare le pagine interne, quando non adddirittura gli spazi delle notizie brevi.
Tua City Mag e Save The Woman si impegnano a mantenere alta l’attenzione su questi temi, non permettendo che vicende dolorose per la vittima ma anche per la comunità passino quasi in silenzio, solo perchè ormai siamo assuefatti e ‘abituati’ a vicende feroci. Ecco allora cinque storie o notizie di violenza sulle donne, uscite solo negli ultimi giorni tra venerdì 25 e domenica 27 agosto.
In questi giorni è stato reso noto un ulteriore dettaglio sul femminicidio di Giulia Tramontano, la ventinovenne incinta di 9 mesi residente in Liguria uccisa a coltellate dal fidanzato, Alessandro Impagnatiello che aveva una doppia vita.Il barman trentenne che ha ucciso a coltellate la compagna aveva cercato sul web ‘come avvelenare un feto’, quando aveva saputo della gravidanza della ragazza. Un primo piano per sbarazzarsi del suo ‘problema’.
Stupro di Caivano, questa è la storia atroce di cui si è più parlato nelle ultime ore. Vittime del branco due bambine residenti nell’hinterland partenopeo. Le cuginette vittime delle violenze da parte di un gruppo di ragazzi sarebbero state minacciate e ricattate dai loro aggressori con alcuni video degli abusi.
Un uomo di 50 anni residente a Ravenna avrebbe abusato della figlia di 11 anni durante gli arresti domiciliari che stava scontando per le violenze sessuali sulla fidanzatina 14enne del figlio più grande. La bambina sarebbe stata vittima di violenza per almeno 4 anni durante i domiciliari del padre. La spirale di abusi sessuali si è interrotta quando l’uomo è stato nuovamente arrestato per la prima violenza ai danni della fidanzatina del figlio. Durante l’interrogatorio di garanzia, l’uomo ha ammesso gli abusi sulla 14enne e quelli sulla figlia minore. Ora è detenuto nel carcere di Forlì dove dovrà scontare 9 anni di reclusione.
Un uomo di 64 anni, insegnante ed educatore a Tivoli, è stato arrestato con l’accusa di abusi sessuali su una 15enne. Il soggetto in questione, domiciliato a Gallicano nel Lazio, è finito in manette per violenza sessuale nei confronti di una studentessa minorenne. Il 64enne lavorava in una scuola di Tivoli, dove la bambina aveva frequentato prima le scuole elementari e poi le medie.
Questa storia invece, che riguarda ancora adolescenti, arriva da Latina: lei si è sentita male e un coetaneo ha fatto un video riprendendo le sue parti intime. La ragazza, come ha raccontato “Latina Oggi”, si sarebbe sentita poco bene dopo aver bevuto dell’alcol, cadendo a terra, con un vestito corto. A quel punto un ragazzo ha filmato la scena con il cellulare e pubblicato il video su Instagram. Il reato ipotizzato è quello di diffusione di immagini dal contenuto pedopornografico. Anche i giovanissimi che hanno condiviso il post (quattro in tutto) sono stati denunciati alla magistratura.
ARTICOLO IN COLLABORAZIONE CON: ASSOCIAZIONE SAVE THE WOMAN
