Vasco Rossi si prepara alla conquista di Roma con due date evento questo weekend nella cornice unica del Circo Massimo. I biglietti sono sold out da tempo, ma molti non si sono rassegnati a rimanere fuori da due serate che si annunciano memorabili, e il tam per recuperare ancora qualche prezioso tagliando prosegue in città e sui social.
Dopo due anni di stop dovuti alla pandemia, d’altronde, questa è l’estate del grande ritorno della musica dal vivo con tanti grandi nomi che potremo anche ascoltare nei loro live nella capitale.
Vasco Rossi in concerto al Circo Massimo apre una stagione di grandi live
Vasco Rossi con il concerto a Roma di stasera e il bis di domenica 12 giugno, apre idealmente una grande stagione di rock e pop.
Mentre aspettiamo di immergerci nell’esperienza del concerto di Vasco Rossi a Roma facciamo un viaggio nel continuo e proficuo rapporto del rocker di Zocca con le donne. Un rapporto da cui sono scaturiti memorabili ritratti di figure femminili.
Dalle adolescenti ingenue alle donne che vogliono tutto e se lo vanno a prendere, da giovani ambiziose che rischiano di cadere nella tana del lupo a donne stanche perché hanno patito troppo. Una carrellata di storie, personaggi e anime che, quasi sempre, affondano nel vissuto del loro autore. Conoscenze fuggevoli o rapporti durevoli, trasformati in piccoli capolavori di parole e melodie.
Queste sono le donne di Vasco Rossi.
Vasco Rossi e le donne: 10 ritratti indimenticabili
Nel 2012 Vasco Rossi provò a riunire ‘le sue donne ‘in un album “L’altra metà del cielo” che era un po’ un omaggio al ‘suo’ variegato universo femminile. In quell’occasione il Blasco piegò: “Le racconto perché ho un lato femminile. Sono cresciuto in mezzo alle donne”.
Silvia, la prima
Silvia, quella che doveva far presto e non mettersi troppo trucco per non fare arrabbiare la madre entrava nell’universo della musica italiana e quindi nell’immaginario collettivo nazionale, nel giugno del 1977, esattamente 45 anni fa.
La canzone cristallizza la figura di una quattordicenne alle prese con i passaggi fondamentali della sua età, che comportano in effetti una certa alterazione del ritmo sonno/ veglia, un insicuro rapporto con il make up e con il corpo che cambia. Tutto descritto benissimo in quel passaggio cruciale della giornata che è il momento della preparazione prima di andare a lavoro o, nel caso della Silvia di Vasco Rossi, a scuola.
Ma chi era questa ragazzina? E’ stato lo stesso Blasco a rivelarlo sul suo profilo Instagram: Silvia è realmente esistita e si trattava della sua vicina di casa.
Jenny, la pazza
Dalle timidezze di Silvia alle inquietudini di Jenny (che) è Pazza, che fa la sua apparizione nell’album del 1978 Cosa vuoi che sia una canzone. E qui il discorso si fa più interessante, perché Jenny è Vasco Rossi.
L’autore sceglie di accompagnarci nel tunnel della depressione che è il suo grande nemico nel momento in cui inventa questa donna che ‘è stanca, vuole solo dormire’.
Ha raccontato il Komandante che “in quel momento avevo paura di impazzire, soffrivo di depressione”, e da quel racconto sincero è nato un capolavoro che come poche altre opere riesce a rappresentare in modo autentico e completo le sensazioni di chi si trova a combattere contro quella brutta bestia.
Susanna, quella che va a casa col negro
Nel 1980 esce Colpa di Alfredo, un album il cui brano principale, oggi, rischierebbe forse il rogo da parte dei furiosi del politically correct. Un album che invece trasuda di tutta l’energia un po’ sguaiata della gioventù dei piccoli centri. Con le giornate che passano tra i soliti ritrovi e i sogni ad occhi aperti sul futuro.
Susanna è una ragazza piena di vita che ama ballare, è ‘tutta colorata’ e danza tutto il giorno. Ma soprattutto Susanna è anche la protagonista della vicenda narrata in Colpa d’Alfredo, che se ne va a casa con un altro (oltretutto africano!) lasciando a bocca asciutta il protagonista che si sfoga abbondantemente nel resto della canzone.
Di Susanna, Vasco Rossi ha raccontato che sì, anche lei era una ragazza reale, che frequentava con molta assiduità la discoteca di Modena in cui lui lavorava come dj da giovane.
Brava, quella che ha fatto soffrire Vasco
Nel 1981 esce “Siamo solo noi”, album in cui trova posto una traccia arrabbiatissima, che racconta di una donna senza scrupoli che gioca con i sentimenti del mal capitato, facendo leva sulle armi micidiali del fascino e del sex appeal.
Brava è un’invettiva furiosa contro questa donna che, evidentemente, ha spezzato il cuore del rocker. Una donna che esiste davvero, si tratterebbe infatti di tale Paola, una ragazza emancipata di cui Vasco fu molto innamorato e che, secondo i fan, rappresenta la sua più grande delusione sentimentale.
Ah, ci sarebbe anche un’altra leggenda su “Brava” che, alla fin fine, pulita dall’umano risentimento, racconta di una donna decisa e che sa quello che vuole. Barbara D’Urso ha sostenuto più volte che la canzone fosse stata scritta pensando a lei, che ha sostenuto ancora più volte di avere avuto una storia con il Blasco, pubblicamente declassata dall’interessato a ‘piccolo flirt’.
Incredibile romantica, quella che è rimasta solo lei
Stesso anno glorioso (per la creatività vaschiana), il 1981, stesso disco “Siamo solo noi”, ecco una donna agli antipodi da Brava, una “Incredibile romantica” che nella carrellata di ritratti femminili del Blasco non sarebbe potuta mancare. Questa è la storia di una donna che è tenacemente attaccata ai suoi sogni, ai suoi desideri, un po’ con la testa fra le nuvole. Una creatura sempre più rara, che però si trova all’improvviso ad affrontare un bruschissimo risveglio. “Sei rimasta solo te a sperare a qualcosa di migliore, al grande amore”.
La canzone non è ispirata a nessuna donna in carne e ossa in particolare, ma abbraccia un intera tipologia di essere umano che attraversa la vita tra sogni e realtà.
Gabri, quella splendida
Facciamo (a malincuore lasciamo indietro altre donne di Vasco Rossi che avrebbero meritato di comparire in questo elenco!) un salto di più di un decennio.
La vena creativa di Vasco Rossi non si esaurisce negli anni, e nel 1993 tira fuori un altro capolavoro, “Gli spari sopra”. E anche in questo album, pieno di disillusione e sarcasmo, non mancano i ritratti di donne che entreranno nell’immaginario collettivo.
Uno è quello di “Gabri”, la sedicenne che seduce il protagonista e dietro cui si nasconde Gabriella Sturiani, che fu davvero la fidanzata sedicenne di Vasco Rossi. I due si frequentarono tra il 1983 e il 1985 e la storia finì quando lei rimase incinta del primo figlio del rocker, Lorenzo, che lo ha anche fatto diventare nonno.
Delusa, quella che rischia un po’ di più se c’è il lupo
E qui, ci sarebbe da aprire un dibattito. Chiunque c’era già sa che Delusa, una traccia che andò moltissimo anche nelle radio, si riferiva senza mezzi termini alle ragazzine protagoniste del fenomeno “Non è la Rai”, ed è una canzone che rispecchia piuttosto bene la reazione dell’italiano medio a un prodotto televisivo che oggi ci farebbe sorridere per la sua ironia e anche per quella che ormai ci apparirebbe come ingenuità, e in quel momento fu invece travolto da critiche e divenne (addirittura!) oggetto di un’interpellanza parlamentare.
Oggi diremmo che qui Vasco si rivela un po’ ‘boomer’, nel senso di un uomo che ormai ha una certa età, e guarda con un misto di superiorità e diffidenza e inquietudine a qualcosa che non capisce fino in fondo.
Sally, quella che sa che la vita è un equilibrio sopra la follia
Tre anni dopo, riecco una donna, riecco un capolavoro di scrittura. Un brano talmente perfetto da essere stato reinterpretato da tanti e tante (prima fra tutte Fiorella Mannoia) e da ispirare addirittura un albo di Dylan Dog.
Sally è una donna che ha vissuto troppo, e quindi molto patito. E’ una donna che ha attraversato la vita, che si guarda indietro, ripensa ai suoi dolori, alle sue prove e, alla fine, decide che, pur con tutte le difficoltà, la vita va affrontata e vissuta.
Ma chi era la Sally di Vasco Rossi? Anche lei esiste veramente. Il musicista emiliano ha raccontato di aver incontrato questa ragazza durante una vacanza in barca a Saint Tropez, e di aver capito che si portava dentro qualcosa di speciale.
Laura, che forse smetterà di fumare
Laura Schmidt è la donna che condivide da trent’anni la vita con Vasco Rossi. Quando si sono conosciuti, le aveva 16 anni, lui 35. Dopo anni insieme, si sono anche sposati nel 2012.
E’ l’amore definitivo della vita del Blasco, un amore che esplode nella canzone Laura, in cui si racconta con poche, ma vivissime pennellate, la gioia per l’attesa del terzo figlio del cantante, Luca, venuto al mondo nel 1991.
Nel brano è cristallizzato un momento speciale della vita di una coppia, quello del momento in cui si scopre di aspettare il primo figlio.
All’inizio le note sono incerte, le parole raccontano particolari apparentemente di poco conto sulla protagonista, man mano però la canzone cresce, insieme alla consapevolezza della coppia che alla fine esplode in un inno di gioia.
Alba chiara, un inno
Facciamo come Vasco fa in quasi tutti i suoi concerti: chiudiamo con Alba chiara, una delle sue canzoni-inno, un prodigio di ispirazione, parole semplici e dirette per raccontare non una ragazzina ma un preciso momento della vita di tutte le donne, come una fotografia che in uno scatto interpreta l’essenza di un intero passaggio interiore.
A chi è dedicata Alba chiara? Sì, la ragazzina chiara come un alba e fresca come l’aria è esistita davvero, ma Vasco non la conosceva.
La vedeva solo passare sotto casa tutti i giorni quando doveva prendere la corriera per andare a scuola.
Il rocker di Zocca ha raccontato che questo pezzo iconico lo ha scritto di getto mentre aspettava che la madre preparare la cena.
Presa al volo l’ispirazione la mise su carta. Così nacque un capolavoro.