Questa caldissima estate 2022 più di altre ci sta mettendo di fronte all’entità della gravità della crisi climatica. Dalle temperature sahariane che non accennano a diminuire agl inferni di fuoco, dalle tempeste tropicali fino alla tragedia di un ghiacciaio che sfinito dal caldo viene giù trascinando con sé tante vite umane, dovrebbe essere chiaro a tutti che, ormai, non c’è davvero più tempo da perdere. E soprattutto che ognuno di noi, nel suo piccolo, deve impegnarsi a fare la sua parte nel tentativo di salvare questo mondo scassato.

Ecco perché anche le vacanze dovrebbero essere vissute all’insegna della sostenibilità e del rispetto per l’ambiente che ci circonda.

Ma come fare a vivere un’estate ecoresponsabile? Abbiamo chiesto qualche consiglio a Letizia Palmisano, giornalista ambientale e coautrice del libro “10 idee per salvare il pianeta prima che sparisca il cioccolato”.

Vacanze green, ecco come mettere la sostenibilità in valigia

Letizia, dacci una mano, aiutaci a capire: come possiamo impegnarci a vivere vacanze green? A cosa dobbiamo fare attenzione quando ci godiamo qualche giorno di libertà in un luogo di villeggiatura?

 “La cosa da fare è mettere in valigia anche la sostenibilità.

Quando si è fuori dalla propria routine si tende un po’ a mandare in vacanza anche il cervello. Per vivere una vacanza in modo ecosostenibile è fondamentale informarsi, semplicemente per continuare a comportarci nel luogo dove siamo come ci comporteremmo a casa.

Un esempio pratico: nel luogo dove andiamo in vacanza, come viene gestita la raccolta differenziata? E’ importante saperlo, perché potremmo capitare in posti dove le modalità di raccolta dei rifiuti sono diverse da quelle a cui siamo abituati nelle nostre città, anche solo perché i colori dei cassonetti della differenziata possono non essere gli stessi a cui siamo abituati”.

Una vacanza green sarà anche una vacanza plastic free, ma come fare a non ricorrere a troppi imballaggi quando ci troviamo fuori di casa?

Anche in questo caso andrebbe fatto lo sforzo di informarsi. Basti pensare che in vacanza, in automatico, molti decidono di acquistare sin da subito acqua in bottiglia, perché in partenza si diffida della qualità dell’acqua del luogo dove si andrà e che non si conosce. Bene, anche in questo caso basterebbe chiedere o fare una veloce ricerca sul web per scoprire che la maggior parte delle volte non è affatto necessario comprare decine di bottiglie e bottigliette di plastica durante una vacanza, e che l’acqua che troviamo nei rubinetti o, dove ci sono, nelle fontanelle pubbliche, è in realtà buonissima!”

I dati ci dicono che l’industria del turismo ha un forte impatto sull’ambiente essendo responsabile, tra l’altro, di una quantità enorme di emisionni di Co2, come fare la scelta più sostenibile, quando decidiamo di partire?

E’ importante cercare di capire qual è il modo migliore per muoversi in maniera green. E’ vero, la prima voce di impatto ambientale per quanto riguarda il turismo è quella del viaggio. Se si sceglie di andare in vacanza dall’altra parte del mondo, ci si può anche sforzare di minimizzare il nostro impatto durante il soggiorno, ma il viaggio in aereo sarà sicuramente tutto tranne che sostenibile. In quest’ottica, per le mete raggiungibili solo in aereo, sarebbe saggio, ove possibile, concentrare più tappe su uno stesso territorio, rimanendovi più tempo, rinunciando al mordi e fuggi che potrebbe portarci a tornare molte volte, e quindi ad usare molti aerei per farlo. Potendo, sempre meglio un grande viaggio l’anno che decine di spostamenti veloci.

Per le mete che lo permettono poi, il consiglio è sempre quello di  scegliere l’alternativa del treno, un mezzo di trasporto che sta suscitando sempre più interesse tra i viaggiatori attenti a certe tematiche. Non a caso, oggi si sta sviluppando una rete di tratte ferroviarie lunghe molti chilometri percorsi da nuovi treni notte che permettono di dormire durante il viaggio, e quindi risparmiare tempo e rispondere alla prima grande obiezione di chi sceglie l’aereo al posto del treno: troppe ore perse nel tragitto. Se ti addormenti a Milano e ti svegli a Parigi il tempo necessario allo spostamento è ottimizzato.

In alternativa, optare per il pullman o il car sharing”.

Rispetto del territorio che ci accoglie

Cosa altro dobbiamo considerare per rendere le nostre vacanze green?

Il km 0 e la filiera corta. Prima di partire è importante anche informarsi sulle tradizioni dei luoghi in cui ci rechiamo in vacanza. Per il momento del pasto, cerchiamo di evitare di chiedere qualcosa che sia fuori stagione o non preparato con un prodotto tipico di quel territorio. Si può tranquillamente informarsi su internet o, meglio ancora, chiedere ai locali, ai ristoratori stessi, che saranno felicissimi di illustrarvi materie prime di cui sicuramente saranno anche orgogliosi. Quindi il consiglio è: adattarsi a quello che, quel territorio, naturalmente offre.

Le stesse considerazioni valgono per l’acquisto di souvenir.

Ricordiamoci che non dovremmo toccare niente di quello che vediamo in giro, anche se ci piace tanto: conchiglie, sassi ecc. Altrimenti depaupereremmo un ambiente unico.

No a souvenir che ci sembrano tanto carini e che poi scopriamo essere ‘made in Taiwan’. Sì, invece, ai prodotti di piccolo artigianato locale, manufatti che hanno anche una storia, gioielli tipici del territorio, o anche prodotti alimentari. Quest’ultimo è anche un modo per condividere quel sapore che ci ha colpito premiando la filiera territoriale, quando, ovviamente, la legislazione lo permette”.

Altri consigli?

“Scegliere bene anche dove andiamo a stare. Per esempio, un’ottima idea per vacanze green è scegliere l’ albergo diffuso, nato dal recupero di strutture preesistenti che però ha tutti servizi dell’albergo e il vantaggio che per creare questa struttura ricettiva non si è cementificato. Altrimenti, anche se qui in Italia non è ancora molto diffuso, uno strumento molto sostenibile è il sistema di scambio casa: se si ha una casa grande si possono accogliere ospiti accumulando crediti per poi andare, con lo stesso sistema, in vacanza altrove. Ovviamente sono molto green i camping o simili, immersi nella natura e quasi senza alcuna struttura edilizia.

E poi, come sempre, informarsi proprio sulle strutture che scegliamo, se seguono o no buone pratiche. Esiste una certificazione ufficiale europea, EcoLabel, che viene riconosciuta a strutture che raggiungono determinati standard per l’ecosostenibilità, quindi che per esempio sono alimentate a pannelli solari, si impegnano nel recupero dell’ acqua, usano saponi sfusi, cibo locale ecc.

 E’ anche importante premiare queste realtà virtuose, quando le troviamo, anche nel nostro piccolo, utilizzando le famigerate recensioni su internet. Insomma, le cose cui prestare attenzione, se vogliamo vivere vacanze green, sono diverse, ma sono le stesse a cui dovremmo prestare attenzione anche quando siamo a casa. In conclusione direi che la prima cosa da fare è scegliere quale vacanza si vuole, e all’interno di quella, fare le scelte più sostenibili possibile”.

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