Iniziamo oggi il nostro viaggio virtuale nell’Estate Italiana, partendo dal Lazio. Qui vi portiamo a fare un bel giretto tra le montagne della regione
Pronti per un’Estate Italiana? Il viaggio di TuaCityMag per la penisola non poteva che partire dal Lazio. Per iniziare, visto il caldo soffocante di questi giorni andiamo a cercare un pò di fresco sulletante, bellissime alture della nostra regione. Il Lazio offre un paesaggio variegato e una moltitudine di mete interessanti per gli amanti della montagna, del verde e delle camminate. Scopriamole insieme.
I monti della Tuscia
Iniziamo il nostro giro sulle montagne del Lazio dai Monti Cimini. Nella Tuscia viterbese, sono una meta ideale per chi ama la natura e le attività all’aria aperta ma anche la storia e la buona tavola.
La vetta del Monte Cimino, a quota 1053 metri s.l.m., è la cima più alta della catena dell’Antiappennino laziale dei Monti Cimini, e di tutta la provincia di Viterbo.
Proprio sulle pendici del Monte Cimino, circondato da verdeggianti boschi di querce, castagni e faggi, si trova Soriano nel Cimino, un borgo medievale sviluppatosi attorno al Castello Orsini, formato da piccoli abitazioni e vicoletti scoscesi.
Imperdibile, se ci si trova a passare di qui, una visita alla meravigliosa Faggeta Vetusta del monte Cimino, dichiarata nel 2017 dall’UNESCO patrimonio naturale dell’umanità.
Quest’oasi verde, tra le più maestose ed imponenti dell’Italia centrale, ha un’estensione di circa 50 ettari ed è la meta ideale per chi ama la natura e la tranquillità.
Qui sono segnalati molti sentieri da percorrere all’ombra dei faggi secolari più alti d’Europa. L’ideale, quindi, per chi è alla ricerca di frescura e vuole dedicarsi a lunghe escursioni o a semplici passeggiate a piedi, a cavallo o in mountain bike.
Una meta ottima anche per chi è in cerca di idee per una gita fuoriporta in famiglia. All’entrata della faggeta trovate un parcheggio e un parco giochi per i più piccoli che possono scatenarsi all’ombra degli alberi secolari.
La valle dell’Aniene e i Monti Simbruini
Il Parco Regionale dei Monti Simbruini si estende per circa 30.000 ettari, in un’area compresa fra la valle dell’Aniene e la valle del Sacco. Tra le montagne del Lazio, data la vicinanza con la città, i Monti Simbruini sono considerati la “montagna di Roma”.
Questa tipica area della montagna appenninica, con cime che raggiungono i 2000 metri, estese faggete, ampi pianori carsici e ricchezze d’acque sorgive, ospita al suo interno piccoli centri abitati ricchi di testimonianze storico-artistiche a volte millenarie.
Tra questi annoveriamo il Santuario della Santissima Trinità a Vallepietra, la bellissima Subiaco, Cervara con le sue numerose sculture incise nella roccia e le poesie da leggere percorrendo il dedalo di vicoli e scalinate, le mura “saracene” di Filettino risalenti al IV – V secolo a.C., i ruderi dell’antico abitato di Camerata distrutto da un incendio nel 1859, o il centro storico di Jenne con i resti del castello dove nacque papa Alessandro IV.
Ma i Monti Simbruini sono un’ottima meta anche per chi desidera ricongiungersi con la natura. Con i suoi 105 itinerari ecoturistici, per una lunghezza complessiva superiore a 200 km, quest’area è un’ottima meta anche per escursioni a piedi, passeggiate a cavallo o gite in bicicletta e in canoa lungo uno dei sentieri disseminati nel territorio e opportunamente tracciati dalla segnaletica internazionale.
La montagna più alta del Lazio: il Terminillo
Tra le montagne del Lazio, una delle più amate e frequentate dai romani si trova a circa 80 km dalla capitale, nel territorio del comune di Leonessa: il Monte Terminillo.
Questo massiccio montuoso fa parte dei Monti Reatini dell’Appennino centrale, e consta diverse cime oltre i 2000 metri, la vetta più alta raggiunge infatti i 2217 metri d’altitudine ed è la terza più alta del Lazio.
Durante il periodo estivo sul Terminillo è possibile godere di un clima fresco che rende gradevole anche percorrere i molti sentieri che si snodano nella vegetazione lussureggiante. In alternativa, se una camminata di 3 ore in salita non vi spaventa, partendo dal grazioso paesino di Cantalice si giunge fin sulla vetta del Terminillo attraverso stupendi paesaggi montani abitati da donnole, gufi, falchi pellegrini ed aquile.
Se vi trovate in questa zona vi consigliamo di visitare anche Labro, un grazioso borgo medievale che si affaccia sulla valle del Fuscello e sul lago di Piediluco (a soli 8 km di distanza ma in provincia di Terni), dominato alle sue spalle proprio dalla catena del Terminillo. A passeggio nelle tortuose stradine di Labro potrete godere di successivi scorci su paesaggi lacuali e montuosi.
Inoltre, chi si reca sul Terminillo potrà anche visitare il Tempio votivo di San Francesco. Questo Santuario custodisce una reliquia del poverello di Assisi ed è la meta finale di una delle tappe del Cammino di Francesco.