“Hanno tra i 60 e gli 88 anni con una vitalità che io non ho, storie straordinarie, e grandissimi talenti”. Antonella Clerici dipinge così, con una manciata di parole, l’identikit collettivo dei concorrenti della seconda edizione di The Voice Senior, al via da stasera in tv su Rai Uno.
La conduttrice ha presentato la seconda edizione del talent show per splendide voci over 60, con grande entusiasmo, in compagnia della squadra dei coach: Loredana Bertè, Gigi D’Alessio, Clementino e la new entry Orietta Berti che quest’anno sostituisce Albano Carrisi.
Antonella Clerici: a The Voice Senior talento ed emozioni
Ha detto Antonella Clerici parlando della sua squadre e dei concorrenti di The Voice Senior:
“Siamo una squadra bellissima, i nostri coach sono i veri protagonisti di The Voice Senior insieme ai nostri talent, i nostri concorrenti che sono davvero particolari, ognuno con una storia importante alle spalle. I coach sono bravissimi perché si approcciano a loro con molto cuore.
In questo programma c’è un’alternanza di emozioni: si ride, si piange, si medita. E si capisce soprattutto che cosa rappresenta la musica nella vita di queste persone. Un filo conduttore sempre presente, anche quando le loro esistenze le hanno portate su altre strade”.
In effetti, molto del successo del programma lo scorso anno era legato all’incrocio di emozioni, tra storie di vita e invincibile passione per la musica.
Spiega infatti Antonella Clerici, parlando dei concorrenti del talent:
“Qualunque cosa sia capitato loro nella vita, il minimo comun denominatore è sempre stata la musica, anzi l’urgenza che tutti sentono di esternare questo grande amore.
Su questo palco non si diventa famosi, ma noi sentiamo che per tutti i nostri concorrenti questa è un’occasione, quasi un punto di arrivo per dire ‘ci sono anch’io’. Persone che hanno dedicato la vita ad altro, soffocando la loro passione più grande, qui hanno finalmente la possibilità di esprimerla.
Si percepisce proprio l’urgenza che hanno di cantare. E lo fanno, ognuno a suo modo, ognuno a suo modo è bravissimo.
Io non sono una tecnica, seguo molto il cuore, e questo programma e i loro concorrenti mi emozionano. Io nel momento in cui li conosco e ci parlo, entro nelle loro storie, i coach invece giudicano più tecnicamente, loro, girati di spalle, non sanno nulla del concorrente prima di sentirlo cantare.
Questa commistione tra sentimenti, storie, emozioni e talento è ciò che fa il successo di questo programma, ciò che porta la vita qui dentro. Questo è un programma proprio di cuore, come quelli che piacciono a me, e penso che queste belle emozioni arrivino a casa”.
Orietta Berti, una new entry attesissima
Le prime impressioni di Orietta Berti, new entry del programma in veste di coach sono più che positive. Racconta la cantante:
“Per me è tutto nuovo, mi hanno detto che quest’anno ci sono grandi talenti e voci bellissime. Abbiamo appena sentito qualche storia e io già mi sono emozionata.
Penso che quando inizierà davvero la trasmissione sarà un miscuglio bellissimo, di commozione, emozione e anche di soddisfazione per me di poter seguire un talento dall’inizio fino alla fine.
I miei colleghi coach mi hanno assicurato che sarà un’esperienza divertente e mi hanno anche detto che posso chiedere consiglio a loro, che sono più abituati di me al meccanismo della trasmissione”.
Loredana Bertè punta a vincere ancora The Voice Senior
Loredana Bertè che l’anno scorso ha vinto la prima edizione di The Voice Senior con Erminio Simmi, punta dichiaratamente al bis e ha la ferma convinzione che il talento non è qualcosa che passa con il tempo.
“Io parto dall’idea che per me il talento non ha età, quindi io i concorrenti li tratto con gentilezza, con comprensione e con curiosità. Perché la voglia che hanno di cantare e di dimostrare chi sono è incredibile, quasi surreale.
Quando sento uno di loro che ha talento, mi prende alla pancia, mi arriva fortissimo e non penso né all’età né alla sua storia, ma penso di poter mettere a disposizione il mio vissuto e tutto quello che posso aver imparato dalla mia vita. D’altronde, anch’io ho voglia di cantare. Per me cantare è la vita. Cercherò di dare quello che posso, anzi di più!
La responsabilità la sento, però sono anche molto fiduciosa di poter bissare il successo dell’anno scorso: il mio team è fortissimo, più forte dell’anno scorso. Anche perché io mi giro solo se mi arriva ‘un cazzotto nello stomaco’, se no non mi giro.