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Il Teatro dell’Opera di Roma è il primo teatro lirico d’Europa a ripartire dopo l’emergenza Covid: due opere, due concerti e un balletto nell’inedito scenario del Circo Massimo

Mentre la bufera sull’Estate Romana divenuta Romarama infuria, la vita culturale della città segna un gran gol con l’apertura della stagione estiva del Teatro dell’Opera di Roma. Una stagione, di certo diversa rispetto a quella prevista pre Covid, ma modificata e messa su a tempo di record, che fa del Teatro Costanzi il primo teatro lirico d’Europa a riproporre i suoi spettacoli dopo lo stop imposto dall’emergenza sanitaria.

La stagione estiva del Teatro dell’Opera è stata presentata negli ampi spazi dei laboratori di scena del teatro, in via dei Cerchi, anche per ricordare che, dietro ogni messinscena, c’è una grande macchina che lavora, composta da operai, artigiani e artisti che per mesi si impegnano per regalare al pubblico una vera e propria magia. E saranno, quelle che partiranno dal 16 luglio, rappresentazioni da seguire, per diverse ragioni. La prima è il cambio di location: ci si sposta di pochi metri, ma si rimane immersi nella suggestione dell’antichità traslocando dal consueto, magnifico, scenario delle Terme di Caracalla a quello inedito, che consente più libertà e ampiezza di movimenti, del Circo Massimo.

Inoltre saranno tutte da scoprire le regie delle nuove rappresentazioni, che hanno dovuto tenere conto delle misure di sicurezza imposte anche agli artisti: musicisti, cantanti, coro e anche corpo di ballo.

Si inizia il 16 luglio con Rigoletto diretto dal maestro Daniele Gatti e si andrà avanti fino al 13 agosto: il 22 luglio la prima del Barbiere di Siviglia sarà riservata agli operatori sanitari che hanno lavorato senza sosta in prima linea per combattere la pandemia. Un’iniziativa che prosegue una ‘scia’ virtuosa che già da anni caratterizza il Costanzi che spesso apre le sue prove generali o dedica posti in teatro a volontari, operatori sociali, ospiti di case famiglie e centri anziani di Roma. Il 25 luglio sarà la volta del balletto, con Le Quattro Stagioni firmato da Giuliano Peparini sulle musiche di Vivaldi. A presentare, entusiasta, questo spettacolo che ha definito ‘innovativo’, è stata la direttrice del corpo di ballo, Eleonora Abbagnato che ha spiegato: “E’ uno spettacolo assolutamente da vedere, il primo balletto che va in scena in Europa dopo l’emergenza Covid. Abbiamo lavorato tanto per trovare le idee giuste e vincere la sfida delle distanze imposte per motivi di sicurezza. Giuliano Peparini ha grandi idee.”

Il balletto sarà accompagnato anche dalla voce di Alessandro Preziosi che leggerà delle poesie di Alda Merini.

Giovedì 6 e domenica 9 agosto poi, sarà la volta di due star internazionali del bel canto: Anna Netrebko e Yusif Eyvazov. Un concerto che si annuncia un vero e proprio omaggio a Roma, la città in cui la coppia d’oro della lirica si è incontrata, grazie a un allestimento (galeotto) della Manon Lescaut, dando inizio a un sodalizio artistico e personale di straordinario successo.

I biglietti per le rappresentazioni sono già disponibili. Per informazioni: operaroma.it

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