Si torna a parlare dell’odiosa Tampon Tax, grazie alla presentazione di un emendamento al decreto finanziario che propone il dimezzamento dell’ IVA sugli assorbenti
Un atto concreto per portare al centro del dibattito sul decreto finanziario l’odiosa Tampon Tax attraverso la proposta di un emendament che ne vede la riduzione dal 20 al 10%.
L’emendamento, di cui dà notizia sul suo profilo twitter la deputata Pd Laura Boldrini, è stato sottoscritto da 32 deputate (solo e unicamente donne) di Pd, M5s, LeU, ItaliaViva e Forza Italia.
La misura punta a tagliare della metà il peso della cosidetta Tampon Tax, ovvero l’Iva su assorbenti, tamponi, spugnette e coppette mestruali che pesa per il 22% sul prezzo finale di prodotti che le donne, tutte le donne, sono costrette a comprare in media una volta al mese durante la maggior parte della propria vita.
Il dibattito sulla Tampon Tax ovvero sull’ IVA sugli assorbenti era stato riacceso l’anno scorso da una raccolta firme online di grande successo, portata avanti da Onda Rosa che chiedeva nient’altro se non una tassazione più equa sui prodotti igenici femminile.
L’ IVA al 22% infatti, come si sa, viene applicata a beni non considerati di prima necessità, ed è proprio questa definizione alla base della richiesta del taglio di una tassa particolarmente odiosa perchè colpisce più della metà della popolazione italiana considerando (volendo estremizzare), la sua natura un lusso.
Il dibattito sulla Tampon Tax ovviamente, non è cosa solo italiana, ma molti altri paesi europei, di fronte al sollevarsi della questione hanno deciso di imporre sugli assorbenti una tassazione più equa (per approfondire il discorso potete leggere qui). Nel 2006 una direttiva del Consiglio europeo invitava gli Stati membri ad applicare la tassazione per i prodotti igienici femmini, e da quel momento Francia, Olanda, Belgio e Gran Bretagna avevano diminuito l’aliquota, mentre l’Irlanda l’aveva totalmente abolita. Buona ultima è arrivata la Germania, che ha passato l’IVA sugli assorbenti dal 19% a un più equo 7%.
L’emendamento proposto dalle deputate per tagliare l’odiosa Tampon Tax:
«Ai prodotti sanitari e igienici femminili, quali tamponi interni, assorbenti igienici esterni, coppe e spugne mestruali, si applica l’aliquota del 10 per cento dell’imposta sul valore aggiunto (IVA) ai sensi di quanto disposto dal secondo comma dell’articolo 16 del decreto del presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 633»
ed è stato firmato da Lucia ANNIBALI (IV)Stefania ASCARI (M5S) Silvia BENEDETTI (Misto, ex 5S) Marina BERLINGHIERI (PD) Chiara BRAGA (PD)Enza BRUNO BOSSIO (PD)Vittoria CASA (M5S)Susanna CENNI (PD) Lucia CIAMPI (PD)Celeste D’ARRANDO (M5S) Paola DEIANA (M5S) Rosa Maria DI GIORGI (PD)Yana EHM (M5S) Flora FRATE (M5S) Veronica GIANNONE (Misto, ex 5S) Conny GIORDANO (M5S) Chiara GRIBAUDO (PD) Antonella INCERTI (PD) Beatrice LORENZIN (PD) Marianna MADIA (PD) Vita MARTINCIGLIO (M5S) Rossella MURONI (LeU) Lisa NOJA (IV) Antonella PAPIRO (M5S) Giuditta PINI (PD) Barbara POLLASTRINI (PD) Renata POLVERINI (FI) Patrizia PRESTIPINO (PD) Lia QUARTAPELLE (PD) Michela ROSTAN (LeU) Angela SCHIRÒ (PD) Simona SURIANO (M5S)