Stefano Accorsi torna alla fiction tv nel ruolo del giudice Vittorio Pagani protagonista di Vostro Onore, la nuova serie che partirà su Rai Uno da lunedì 28 febbraio, al posto di Makari, con due puntate a serata.
La fiction è il racconto di una vicenda piena di suspense in cui il protagonista si trova davanti a una scelta difficile, tra cuore ed etica con i toni del crime e del thriller.
A spiegare ciò che, probabilmente. incatenerà il pubblico davanti alla tv per vedere le puntate di questa nuova fiction, è lo stesso Stefano Accorsi.
Vostro onore, la storia di una scelta difficile
“Questa storia porta il pubblico a chiedersi cosa si farebbe in una situazione difficile, come quella in cui si trova il protagonista. La domanda centrale della fiction è: che cosa si è disposti a fare per salvare la vita a un figlio? Io personalmente credo che l’istinto primordiale di un genitore sia sempre salvare il figlio, a tutti i costi. Credo che questa storia si porti con sé qualcosa di archetipico, da tragedia greca”.
Al centro di Vostro Onore c’è dunque il bivio davanti a cui è messo un padre. Continua a spiegare Stefano Accorsi:
“C’è un padre che è anche un magistrato. Un uomo che ha costruito la vita tutta intorno al suo lavoro che è un lavoro legato all’etica. A un certo punto si trova a dover decidere se spazzare via tutto per salvare il figlio. E spazzare via tutto vuol dire anche superare i confini dell’etica. Ma è il suo tormento interiore che lo salva dal diventare agli occhi del pubblico un personaggio totalmente malvagio”.
Stefano Accorsi, “Come padre mi sono messo nei panni di Vittorio”
Anche Stefano Accorsi, d’altronde, è un padre. L’attore ha ben quattro figli. I due maggiori, Orlando e Athena, nati dal matrimonio con l’attrice francese Laetitia Casta, e due più piccoli nati dalla seconda moglie Bianca Vitali.
Una condizione che gli ha permesso di entrare con grande empatia nei panni scomodissimi di Vittorio Pagani, il giudice protagonista di Vostro Onore.
“Credo ci siano situazioni estreme, momenti chiave nella vita, in cui semplicemente si agisce, perché non ci si può permettere di riflettere più di tanto.
Interpretare il protagonista di Vostro Onore, mi ha lasciato con degli interrogativi. Avendo anch’io un figlio adolescente, mi rendo conto che, quello tra genitori e figli di quell’età è un rapporto a volte faticoso da gestire. Lui si trova in una situazione in cui deve salvare un figlio con cui ha un rapporto difficile, sfilacciato. Sicuramente, recitando la parte di Vittorio Pagani, mi sono proiettato in quella situazione e mi sono molto interrogato: cosa avrei fatto io?
Questa domanda centrale viene continuamente rilanciata, anche al pubblico, ma chi può avere una risposta sicura? Quando ci troviamo in situazioni estreme spesso agiamo in modo inaspettato anche per noi stessi, quindi io so che il mio primo istinto sarebbe stato di salvare mio figlio, per il resto non è possibile dare risposta”.
La serialità televisiva una grande risorsa per lo spettacolo
Per Stefano Accorsi, Vostro Onore è anche un ritorno alla serialità televisiva, dopo tanto cinema e teatro, cosa lo ha convinto a tornare sul set di una fiction?
“Per scegliere di partecipare a un progetto la prima cosa che mi interessa è che sia una bella storia, e qui c’è. Questo è un bellissimo crime, scritto benissimo, con grande profondità psicologica, in cui pian piano una palla di neve diventa una valanga. Oltre alla storia, mi ha convinto la serietà del progetto, l’importante asset produttivo, il cast molto ricco e variegato, un regista a cui mi sono potuto affidare completamente. Questi sono gli elementi sui quali ho scelto di partecipare a questo progetto.
Credo che la serialità in questo momento stia dando tanto al nostro mondo, credo che sia una grande risorsa, anche nella professionalizzazione delle troupe, per esempio, visti i tempi di lavoro”.
Stefano Accorsi a teatro a Roma
E mentre lo vedremo impersonare un giudice sul piccolo schermo, Stefano Accorsi non si ferma. Sarà infatti da venerdì 4 marzo sul palco del teatro Ambra Jovinelli di Roma impegnato nello spettacolo Azul. Gioia, Furia, Fede y Eterno Amor.
La storia di quattro amici che condividono la passione per il calcio e pezzi di vita.
E ormai, è più facile vedere l’attore romagnolo in giro per i teatri di tutta Italia che sullo schermo. Anche per questo Vostro Onore è una fiction piuttosto attesa.
D’altronde se si chiede all’interessato, quale mezzo preferisce per esprimersi nella sua professione d’attore, tra tv, cinema e teatro, lui non ha dubbi. E professa un amore viscerale per il palcoscenico, la rappresentazione dal vivo che abbatte la quarta parete e fa entrare in diretto contatto attori e pubblico.
Intanto però, sappiamo che anche sul set non se la cava male, vedremo se avremo la conferma dalla fiction che parte stasera.