Un anno d’oro quello di Tananai, al secolo Alberto Cotta Ramusino, milanese, classe 1995, e cantautore capace di inanellare una serie di successi che lo hanno portato ad essere uno dei nomi più interessanti della nuova musica italiana.
Un talento che, come tutti, ha avuto un bel da fare per emergere e farsi notare. E’ quello che racconta Tananai nell’intervista rilasciata a Stories di Sky tg24, che andrà in onda stasera in tv alle 21.
Tra le tante confidenze rilasciate a Oscar Schillaci c’è quella che riguarda i primi approcci con il mondo discografico che, puntualmente, lo ‘rimbalzava’.
Già alle scuole medie, Tananai inviava le sue canzoni in giro, nella speranza di essere scoperto: “Tornavo da scuola e mi mettevo a suonare, suonare, suonare e a produrre..Inviavo le mie produzioni a mezzo mondo, qualcuno mi rispose “Thanks for your interest but your not for us”. Quella risposta lo colpì tanto che, per un periodo gli ispirò il nome d’arte ‘Not for us’, ma nonostante la determinazione e l’impegno, il successo era ancora molto lontano.
Oggi però il cantautore di Tango il successo lo ha raggiunto e lo tiene saldamente in mano, e a chi gli chiede consigli, ne ha uno sempre pronto: “ Il consiglio più grande che do a tutti i ragazzi e le ragazze che mi fermano è quello di non pensare che puoi fare tutto da solo, di circondarsi delle persone giuste. Questa è una cosa che si riflette anche su altri ambiti come la salute mentale.”
E su questo punto, svela anche le sue difficoltà in un periodo della vita in cui si è trovato alle prese con l’obesità e quindi con tutto quello che ne consegue a livello sociale e soprattutto di uno strascico di diffidenza che quel periodo si è lasciato dietro. “In un certo senso più che quel periodo in sé è stato difficile dopo quando, con la crescita, lo sviluppo ha fatto il suo corso, quindi mi sono alzato, ho perso kg, ero più gradevole all’aspetto, è stato fidarmi delle persone effettivamente. Tuttora, in realtà, quando mi fanno i complimenti, li accetto, so che in alcuni casi sono veri, però, sono comunque molto a metà tra la timidezza e il ‘non ti credo’”.
Infine, il dettaglio che non ti aspetti, Tananai, oltre a quello per la musica avrebbe un altro, insospettabile, talento: quello per la pasta fresca. Scoperto durante il lockdown: “Una mia vicina di casa lavoranel food e aveva “adottato” tutti noi ragazzi scapestrati di quel quartiere e ci portava tutti a casa sua a mangiare. Lei metteva gli ingredienti, faceva la spesa e noi dovevamo cucinare. Ci insegnava tutte le cose e cucinavamo, mettevamo a posto, eravamo diventati una sorta di comune. Molto bello e ho imparato a fare la pasta“. La specialità di Tananai? “Le orecchiette con il pesto di broccoli e acciughe”.