Sophia Loren è tornata sul set, diretta dal figlio Edoardo Ponti, e già si parla di Oscar. L’attrice è protagonista de “La vita davanti a sè”, una produzione Netflix da oggi disponibile in streaming. Si tratta della storia di Madame Rosa, un’ebrea sopravvissuta all’Olocausto, ex prostituta, che per sopravvivere ospita bambini in difficoltà. Secondo Variety, la struggente interpretazione di Sophia Loren, già Premio Oscar per “La Ciociara”, potrebbe farle guadagnare una nomination per il 2021.
In conferenza stampa in streaming dalla sua casa in Svizzera, Sophia Loren parla de “La Vita davanti a sè”, iniziando dal raccontare qual è il messaggio, secondo lei, di questa commovente storia.
“Il messaggio è quello della tolleranza, del perdono, dell’amore. Tutti noi abbiamo il diritto di essere amati, ascoltati, altrimenti è impossibile vivere. Tutti dobbiamo aver diritto a sperare che i nostri sogni si realizzino, tutti”.
Madame Rosa è un personaggio che passa attraverso la terribile esperienza dei campi di concentramento. Lei ha raccontato più volte le difficoltà della sua infanzia,durante la guerra, questo l’ha aiutata a calarsi nei panni della protagonista di “La vita davanti a sè”?
“Quelle cose quando accadono nella vita non si dimenticano mai più. Sono sempre presenti, ti rimangono dentro. Fare cinema e incontrare personaggi che mi ricordano la guerra e altri momenti difficili, mi ha aiutato nella mia ‘resurrezione’, perchè ci sono esperienze che non si dimenticano mai.”
In questo momento di abbracci vietati, vedere un film così commovente, dove c’è molta fisicità, ci ha emozionato particolarmente, lei come sta vivendo questo momento in cui questo tipo di espressione di umanità è impossibile?
“Io sono per seguire le regole, perchè in questo momento ho paura. Io sto a casa e non esco. Farei attenzione a fare cose che ora non si possono fare, anche se il contatto è importante, bisogna farne a meno in questo momento. Ed è difficile per me dire questo, ma non ci sono alternative”.
Perchè non ha girato un film per tanti anni? Cosa l’ha convinta a tornare su un set dopo tanto tempo?
“Non lo so perchè sono rimasta fuori dal set molti anni. In realtà non me ne sono quasi accorta. Forse perchè avevo bisogno di silenzio, di stare con i miei figli, di vederli crescere come non avevo potuto fare prima. In questi anni ho vissuto una vita di famiglia come qualsiasi signora della mia età. Quando è arrivato mio figlio con la storia di madame Rosa, mi ha intenerito e riportato la voglia di tornare al cinema per me una parte essenziale, importantissima della mia vita. Ho voluto riprendere perchè la storia ne valeva la pena. La storia che raccontiamo in “La vita davanti a sè”, è una storia veramente importante”.
La storia di madame Rosa è la storia di una donna che reagisce alle avversità, secondo lei qual è il segreto per andare avanti nei momenti più difficili^
“E’ quando non ci credi più che succedono le cose pù belle “. Questa era una frase a cui era molto attaccata mia madre che non ha avuto una bella vita con mio padre. E’ una frase che mi è rimasta sempre impressa, mia madre la diceva nei momenti più difficili, quando vedeva tutto nero”.
Nella sua lunga e importantissima carriera, ha qualche rimpianto?
“Tanti anni fa ho avuto un approccio con Luchino Visconti che mi voleva far fare la Monaca di Monza, un personaggio che avrei tanto voluto fare ed è rimasto lì, in sospeso”.
Cosa ne pensa della chiusura dei cinema e dei teatri in questo difficile momento?