Una vetrina eccezionale come quella del Festival del Cinema di Venezia, con la sua grande risonanza mediatica, è preziosa per presentare lavori che si occupano di temi sociali importanti e che riguardano praticamente tutti coloro che si trovino a navigare in rete, in particolare chi ci passa più tempo: i giovanissimi.

Ecco quindi che un tema attuale come la sexstortion sbarca alla Mostra del Cinema, grazie al progetto A Voce Nuda, cortometraggio transmediale realizzato da Rai Cinema a cui hanno partecipato, tra gli altri, Andrea Delogu e Ginevra Francesconi e con la partecipazione di Mr Rain che, in contemporanea all’anteprima al Festival del Cinema di Venezia sarà disponibile per la visione in streaming su Rai Play.

Il corto affronta appunto il tema delicato della sextortion, ovvero il ricatto a sfondo sessuale, in cui qualcuno minaccia la vittima di diffondere immagini intime per ottenere in genere soldi o altro in cambio.

E’ quello che succede nel corto A Voce Nuda a Camilla, 17enne con la passione e il talento per la musica che viene ricattata da uno sconosciuto che la getta in un vero incubo. La ragazza sarà infatti annientata dalla paura e dalla vergogna tanto da non riuscire più a vivere una vita normale. E come riuscirà a reagire e a uscire dalla sua sofferenza e dall’incubo della trappola in cui è finita è tutto da scoprire.

Sextortion: i ricatti sessuali sul web sono in rapido aumento

Gli ultimi dati della polizia postale italiana dicono che questi tipi di reati, come del resto tutti quelli che corrono veloci sul web, sono in rapido aumento. Vittime sono soprattutto giovanissimi e giovani, il ricattatore o la ricattatrice fanno cadere in trappola la vittima coinvolgendola in un flirt in modo da convincerla a inviare immagini intime. A quel punto la trappola è scattata ed uscirne è molto complicato.

 Per capire le dimensioni del problema basti pensare che  nel solo mese di agosto 2023 la Polizia Postale e delle Comunicazioni ha raccolto oltre 200 segnalazioni per questo reato, che rimane ancora in gran parte sommerso per la paura e il disagio di denunciarlo.

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