Senza Rossetto è il documentario che racconta la generazione delle donne italiane che per la prima volta andarono al voto. Sarà presentato oggi a Roma alla Centrale Montemartini.
“Senza rossetto” era la raccomandazione che nei giorni precedenti quel fatidico 2 giugno 1946 veniva fatto alle donne, chiamate, finalmente, ad esprimere il loro voto.
Il rossetto infatti, avrebbe potuto invalidare la scheda elettorale che in quella giornata storica andava umettata e chiusa.
Ma chi erano le donne che andarono al voto in quella giornata storica? Come erano le nostre nonne (o bisnonne), chiamate per prime ad esercitare la pienezza dei loro diritti politici?
E’ il tema del documentario realizzato da Silvana Profeta, che sarà presentato oggi alle 18 con ingresso libero presso la Fondazione Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico, in via Ostiense 106, presso la Centrale Montemartini.
Nelle intenzioni il film vuole raccogliere le storie personali ed intime di tante donne, distanti per classi sociali e geografie, per ideali e visioni del mondo, riattivare i ricordi del passato su alcuni temi scelti (la dittatura, la guerra, l’antifascismo, la libertà raggiunta), ed innescare riflessioni sul presente e sul futuro, permettendo una rilettura della memoria collettiva attraverso il dipanarsi di memorie minute, emotive e nascoste, mai completamente date una volta per tutte e sempre interrogabili nel tempo.
A lanciare il documentario, dalle 16 ci sarà un dibattito a cui parteciperanno tra le altre, Luciana Castellina e Francesca Koch presidente della Casa Internazionale delle Donne.
Una bella occasione per conoscere le donne di ieri, le loro esperienze, il loro immaginario, attraverso le testimonianze dirette. E per farne tesoro.