
Conosciamo meglio i candidati di queste elezioni amministrative 2021. Oggi incontriamo Sara Ciasco, 39 anni, consulente aziendale, ha creato la Lista Civica “Con le donne per Roma” che sostiene la ricandidatura a sindaco di Virginia Raggi.
Tra i temi che le stanno più a cuore ci sono le pari opportunità, l’inclusività e la sostenibilità.
Sara Ciasco, candidata al consiglio comunale di Roma Capitale in queste elezioni amministrative 2021, ci puoi raccontare un po’ di te? Chi sei, qual è il tuo background?
Ho 39 anni, sono laureata in economia aziendale e oggi sono una lavoratrice, una madre ed una attivista. Sono nata nella provincia di Frosinone e li ho vissuto fino all’età di 18 anni. Per frequentare l’università mi sono trasferita a Roma. Grazie all’interscambio europeo universitario, ho avuto modo anche di misurarmi con diverse realtà imparando nuovi stili di vita e di lavoro. Ho sempre lavorato nel settore della consulenza aziendale e anche quella dei grandi eventi che Roma, con i suoi incantevoli luoghi, si presta bene ad ospitare.
In che quartiere vivi e qual è il tuo rapporto con Roma, da cittadina? Amore, odio, stanchezza, rassegnazione, entusiasmo?
Per motivi di studio e di lavoro conosco bene diverse zone di Roma e posso tranquillamente dire che è una città che non mi stanco mai di scoprire e di amare.
Come nasce invece la tua militanza politica e il desiderio di impegnarti in prima persona per migliorare le cose?
Nel momento in cui ho deciso di avere una famiglia, il mio lavoro è stato messo in discussione. Il lavoro è fonte di libertà ed indipendenza per le persone, e penso che nella nostra società non possa più essere messo in discussione per le scelte di vita personali. Questa è la motivazione.
Come nasce la lista civica “Con le donne per Roma”, e con quali obiettivi?
“Con le Donne per Roma” è una lista nata da un gruppo di donne tenaci che volevano dimostrare il loro appoggio concreto a Virginia Raggi, ma soprattutto donne che avevano la voglia di poter fare qualcosa nel campo della solidarietà e dell’inclusività. Io sono stata proprio una di queste donne.
Ho iniziato a pensare ai primi progetti concreti e, tramite un forte passaparola, ho raccolto intorno a me sempre più persone desiderose di perseguire gli stessi obiettivi. Il ‘salto’ è stato fatto durante il lockdown, quando abbiamo iniziato a pensare che mondo avremmo davvero voluto ‘dopo’, come potevamo contribuire a migliorare le cose.
Sentimmo la necessità, a quel punto, di creare una nostra identità che fosse riconoscibile, con un chiaro rimando alla volontà di voler sostenere una donna tenace come la Sindaca, nacquero cosi le…RAGGI’S ANGELS.
Il gruppo è cresciuto in fretta, avvicinando anche uomini sempre più interessati alle tematiche che volevamo affrontare.
Visto l’entusiasmo con il quale il progetto è stato accolto, qualche partecipante ha iniziato a pensare che, per avere un impatto maggiore, fosse necessario combattere le proprie battaglie in prima linea. Da questa idea è nata la Lista Civica Con le donne per Roma, all’insegna delle pari opportunità e dell’inclusività.
Che accoglienza ha avuto una lista ‘al femminile’?
Ottima, abbiamo trovato sostegno all’iniziativa da moltissime persone
Nella lista figurano comunque anche diversi candidati uomini, una ricchezza in più?
Assolutamente si. Il confronto è fondamentale per la crescita.
Immaginandoti già in Campidoglio, quali sono i primi temi da affrontare nella tua agenda?
Sicuramente proseguire il lavoro avviato da Virginia Raggi, come per esempio, quello per l’apertura dei centri antiviolenza in ogni municipio.
Roma è una città complessa da amministrare. Se avessi la bacchetta magica qual è la prima grande, enorme complessità che risolveresti, un grande sogno quasi impossibile, da cittadina?
Il sociale è stato uno dei temi preponderanti di Virginia Raggi durante la sua amministrazione che ha portato avanti con grandi risultati. Per questo ho deciso di sostenerla nella sua ricandidatura ed il mio impegno sarà comunque massimo al suo fianco.
Come giudichi la ‘vivibilità’ di Roma attuale per le donne, in termini di servizi e opportunità?
Devo dire che le iniziative ed i progetti per migliorare la vivibilità non sono di certo mancate all’attuale amministrazione, con l’apertura di centri antiviolenza diffusi su tutto il territorio capitolino, case rifugio, case di semi autonomia, co-housing.
Qual è la prima cosa che faresti per rendere Roma più ‘a misura di donna’?
Sicuramente avviare la progettazione di spazi coworking, ovvero l’individuazione di strutture dotate di strumenti necessari e connessione internet, affiancate da zone destinate ai più piccoli monitorati da educatori/-trici esperti/e.
In questo modo le madri possono gestire i propri figli senza dover rinunciare alla propria carriera.
Ovviamente sarà una misura destinata a tutti, studenti/esse, liberi professionisti, nonne e nonni, quindi totalmente inclusiva
Scendi in campo in una lista di sostegno alla candidatura di Virginia Raggi, prima donna a governare Roma. Secondo te, in questi anni ci sono state iniziative o progetti che hanno aiutato a migliorare in particolare la vita delle donne? Se sì, quali?
Si. Per esempio è stata avviata una vera e propria innovazione nell’ambito dell’accoglienza, con la creazione di strutture per mamme o papà separati, in situazione di fragilità sociale o economica, utilizzando il modello del cohousing viene offerto sostegno a donne e uomini per ripartire alla riconquista dell’autonomia.
Come immagini la Roma del futuro?
Immagino una Roma più inclusiva, più accessibile e totalmente sostenibile.
