La campionessa di volley, risponde in modo diretto alla domanda inevitabile dopo giorni di polemiche
“Secondo me l’Italia è un paese razzista, che però sta migliorando. Non voglio fare polemica o la parte della vittima, ma semplicemente dire come stanno le cose”. A Sanremo 2023 Paola Egonu sarà la terza co-conduttrice del Festival, dopo Chiara Ferragni e Francesca Fagnani. E si presenta con il coraggio di dire quello che pensa in sala stampa, anzi di ribadirlo, sollecitata dalla prevedibile domanda che arriva dopo giorni di polemiche.
La campionessa di volley è stata attaccata per aver rilasciato dichiarazioni in cui raccontava che di aver conosciuto il razzissmo ma anche un’intervista a Vanity Fair in cui affermava che mettere al mondo un figlio nero vuol dire condannarlo all’infelicità.
Un’affermazione che l’atleta ha modo di smentire e chiarire proprio nella conferenza stampa della terza puntata di Sanremo 2023, ma che è stata presa di mira e cavalcata da molti, tra cui il ministro Salvini e altri commentatori, bianchi, benestanti, che hanno avuto da ridire sull’esperienza vissuta sulla propria pelle da una giovane donna nera.
Sanremo 2023, Paola Egonu: anticipazioni sul monologo
Certo, sentirsi dire che il paese è razzista non è facile da accettare per nessuno, ma a dirlo è una donna che questa affermazione l’ha maturata attraverso un’esperienza diretta e tale dolorosa esperienza diretta va comunque rispettata. Una donna, tra l’altro, che indossa i colori di questo paese e ha fatto volare altissima una delle sue nazionali più seguite, quella di volley femminile.
Su questi temi verterà in parte anche il monologo che presenterà sul palco dell’Ariston di cui anticipa:
“In questo monologo, scritto da me, mi racconto. Non ho preso spunto da un particolare episodio ma avevo solo il desiderio di raccontarmi e questo c’è in quello che porterò sul palco dell’Ariston”.
Paola Egonu ora gioca in Turchia, chiedere come si trovi in un paese che ha un problema molto maggiore dell’Italia con i diritti umani.
“Non ho mai detto che mi trovo meglio, e non ho abbandonato l’Italia, ho solo deciso di andare a giocare in Turchia per crescere per poi tornare qui. Non ho mai detto che non sarei tornata. Sul fatto di tornare a giocare in Italia e in Nazionale, sto ancora metabolizzando gli ultimi eventi, ma se ci fosse la possibilità sì!”
E c’è modo di chiarire una delle frasi più contestate dell’intervista sopracitata, quella in cui Paola Egonu avrebbe dichiarato “Fare un figlio nero in Italia vuol dire condannarlo all’infelicità”, ecco il chiarimanto della campionessa:
“Non ho mai detto che non avrei fatto un figlio nero per paura, le mie parole sono state travisate. Quando è scoppiato il movimento del Black Live Matters ho fatto delle riflessioni ma non ho mai pensato nè detto che fare nascere un bambino nero in Italia sia condannarlo all’infelicità. Io sono felice”.
Una delle risposte arrivate via media alle affermazioni di Paola Egonu è arrivata dalla madre di Elodie, che ha raccontato, da donna di colore di non aver subito grandi pressioni e razzismo da quando vive in Italia e sollecitata su questo la campionessa risponde:
“Mi ha fatto piacere sapere che altre donne non hanno passato quel che ho passato io, la cosa mi rincuore perchè so che non riguarda tutti gli italiani”.