
Una serata speciale per esprimere vicinanza a Salman Rushdie, lunedì 12 settembre all’Auditorium Parco della Musica di Roma.
“Il linguaggio e l’immaginazione non possono essere imprigionati”.
E’ una frase dell’autore de I figli della mezzanotte. A un mese dall’attentato a Salman Rushdie, Libri Come e la Fondazione Musica per Roma dedicano una serata speciale al grande scrittore anglo americano colpito da una fatwa che lo insegue da 30 anni e vittima di un’aggressione quasi mortale qualche settimana fa.
Quella organizzata all’Auditorium sarà una staffetta di solidarietà di scrittori e giornalisti, una maratona di lettura dedicata all’opera di Salman Rushdie, ospite in passato di Libri Come, alla libertà della scrittura, al potere dei libri.
“In un momento storico come questo”, sottolineano in una nota gli organizzatori “diventa ancora più importante non lasciare soli gli intellettuali, gli scrittori, e sostenere la parola libera, per evitare che su certe voci cada il silenzio, per arginare la solitudine di quanti si trovano a difendere le idee”.
Partecipano alla serata:
- Edoardo Albinati,
- Pierluigi Battista,
- Annalisa Camilli,
- Gaja Cenciarelli,
- Leonardo Colombati,
- Michele De Mieri,
- Paolo Di Paolo,
- Amir Issaa,
- Jhumpa Lahiri,
- Melania Mazzucco,
- Romana Petri,
- Stefano Petrocchi,
- Daniele Pittèri,
- Rosa Polacco,
- Igiaba Scego,
- Marino Sinibaldi,
- Elena Stancanelli,
- Sandro Veronesi.
L’attentato a Salman Rushdie
Salman Rushdie è un noto scrittore anglo indiano che da tempo vive negli Stati Uniti. Autore di best seller venduti in tutto il mondo, vincitore del Booker Prize nel 1981, ha vissuto per oltre dieci anni sotto scorta a causa della fatwa lanciata contro di lui nel 1989 dall’ Ayatollah Komeini per il libro “Versetti Satanici”. Una condanna riconfermata nei primi anni 2000 dal suo successore al potere Kamenei.
Nei tanti anni passati da quel giorno, l’autore ha ricevuto continue minacce e anche tentate aggressioni. Minacce e aggressioni che hanno colpito anche i suoi traduttori. Nessuno però era ancora riuscito in quello che ha fatto Hadi Matar. Il 24enne si è avventato contro lo scrittore sorprendendolo a pochi minuti dall’inizio di una sua conferenza a Jamestown nello Stato di New York, infliggendogli 19 colellate.
Lo scrittore 75enne è finito in ospedale in gravi condizioni. Tuttora le ferite sono gravi, ma riesce a respirare autonomamente. L’aggressione ha ovviamente sconvolto il mondo della cultura, anche romana, che con la serata speciale in programma il 12 settembre, finite le vacanze, si stringe idealmente a Salman Rushdie per esprimere la massima solidarietà e ribadire la necessità che la libertà di espressione venga garantita e tutelata.