C’era una volta un appuntamento fisso dell’estate romana che attraeva l’attenzione di tutto il mondo. Una notte magica in cui, al chiaro di luna i riflettori si accendevano sulle magnifiche creazioni dei più grandi nomi del made in Italy, indossati dalla top model più iconiche che scendevano, come angeli, la scalinata barocca più scenografica del mondo.

“Donna sotto le stelle” era l’evento che simboleggiava l’importanza di Roma come città centrale e vitale dell’ecosistema dell’Alta Moda.

C’era una volta la moda a Roma

Una centralità tristemente persa nel giro di pochi anni e mai più recuperata. Eppure è a Roma che è nata l’alta moda italiana, prima dell’esplosione dei grandi brand milanesi del pret a porter negli anni ’80. E’ a Roma che sono nate e prosperate case di moda che hanno fatto la storia mondiale dell’eleganza e del costume. E che sono state un’importante fattore di sviluppo economico e di immagine della città.

Oggi che, nonostante gli sforzi di Alta Roma ,quegli anni sembrano sempre più lontani, si vuole puntare con decisione a rilanciare la moda a Roma, con una serie di iniziative e progetti molto ambiziosi. E che puntano a sfruttare e a rimettere in virtuoso collegamento, tutto quello che ha fatto grande in passato la moda romana, a iniziare dall’arte e dal cinema.

L’annuncio era già stato fatto, dall’assessore al Turismo e Grandi Eventi di Roma Capitale Alessandro Onorato, durante la conferenza stampa di lancio dell’ultima Roma Fashion Week.

Oggi il discorso viene ripreso ed approfondito in un’intervista a Repubblica, che ci fa sperare che questa sia la volta buona in cui si riuscirà a passare dagli annunci alla realtà, mettendo in campo le risorse necessarie per rilanciare la moda a Roma.

A Roma nascerà il museo della moda

Un progetto che si sta cercando, finalmente di trasformare in realtà è quello, non nuovo, del museo della moda a Roma.

L’idea infatti, è passata al vaglio di diverse giunte nel passato, da quella di Veltroni a quella di Alemanno che aveva individuato la sede ipotetica del nuovo spazio espositivo a Villa Ada, ma sebbene se ne parli da 20 anni, ancora non si è data concretezza al progetto.

Eppure, anche recentemente, abbiamo avuto modo di ricordarci quali incredibili e inestimabili tesori possa mettere a disposizione Roma alle necessità degli studiosi e alla curiosità dei visitatori di un eventuale museo della moda.

Il progetto infatti raccoglierebbe non solo bozzetti, schizzi, modelli, lavori e testimonianze provenienti dagli archivi delle grandi maison romane come Fendi e Valentino, solo per citarne due, ma anche i tesori nascosti delle grandi sartorie di scena romane, capaci di incantare il mondo con costumi per set cinematografici premiati più volte con l’Oscar. O ancora, quelli custoditi dall’archivio del Teatro dell’Opera, di cui abbiamo avuto un assaggio in una meravigliosa mostra di un paio di anni fa a Palazzo Braschi.

Insomma, il materiale per uno straordinario museo della moda a Roma non manca di certo. Quel che è mancato, finora, è stata soprattutto la volontà di allocare risorse sul progetto.

A sentire l’assessore Onorato, ora la volontà c’è. Di più, si sta già attivamente lavorando per individuare una location consona.

Il futuro di Alta Roma, oltre la Fashion Week

Ma il museo è solo uno dei punti di un piano più vasto per rilanciare Roma come città centrale del sistema moda.

Al centro di questo piano c’è, ovviamente, Alta Roma, la società guidata da Silvia Venturini Fendi che negli anni ha combattuto per mantenere viva la moda a Roma, nonostante le grandi difficoltà, curando i due appuntamenti annuali della Roma Fashion Week, uno estivo e l’altro invernale appena concluso a Cinecittà.

Nell’ipotesi di allargare e potenziare l’azione di Alta Roma si pensa alla trasformazione dell’ente in una fondazione e soprattutto al sostegno per poter aumentare gli eventi della moda a Roma, sia in quantità che in qualità.

Ed è qui che torna anche la suggestione di “Donna sotto le stelle”, un evento che si vuole riproporre e da cui si vuole ripartire sfruttandone le caratteristiche che ne decretarono il successo. Ovvero, grandi creazioni di grandi brand in grandi scenografie, le più affascinanti del mondo. Non solo Trinità de Monti, si pensa anche ai Fori, al Colosseo e alle tante interessanti location nelle zone ex industriali della città.

Un programma quindi ambizioso, per rilanciare Roma come città della moda e riaccendere l’interesse dei grandi marchi per la capitale.

Vedremo se, questa volta, il sogno diventerà realtà.

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