Oggi è il no DAD day, il giorno di sciopero della didattica a distanza per chiedere che si trovi una veloce soluzione al problema della riapertura delle scuole
La riapertura delle scuole rimane uno dei rompicapi più grandi del governo in questa fase 2. Il presidente del consiglio Conte si riunirà giovedì con la ministra Azzolina, l’Anci e la Protezione Civile per cercare una soluzione in vista per settembre ma nel frattempo la protesta ribolle. Per oggi è stato indetto il no DAD day, lo sciopero della didattica a distanza, promosso da comitati e associazioni di famiglie e operatori della scuola proprio per chiedere che si arrivi velocemente a risolvere una situazione sempre più gravosa.
“È ora di fare un gesto, sia pure simbolico, per smetterla di fingere che questo anno scolastico sia stato svolto e abbia un valore. È ora di dare un avvertimento per settembre: non siamo più disposti a continuare con la didattica a distanza. Il Comitato Priorità alla Scuola accoglie la proposta partita da tanti gruppi e luoghi diversi, (Firenze, Lamezia Terme, Ravenna, Roma…) e invita a un’astensione massiccia dalla didattica a distanza sostenendo il 3 Giugno il No Dad day.”- scrive in una nota Priorità alla Scuola, uno dei comitati promotori del no DAD day
“Con questa astensione ribadiamo quello che diciamo da aprile: a settembre le scuole vanno riaperte, tutte – di ogni ordine e grado –, per tutti, senza riduzione di orario, senza turni, senza didattica mista, senza esternalizzazioni di metà del tempo-scuola. Non c’è più tempo: il governo deve reperire e mettere a disposizione tutte le risorse necessarie: occorre investire in spazi adeguati e in misure di prevenzione, aumentare massicciamente il personale docente e ata. Non può scomparire dalle priorità di governo ogni riferimento al reperimento di risorse straordinarie, mentre si propone la riduzione del tempo scuola e si lascia via libera al fai-da-te delle singole istituzioni e all’arbitrarietà dei singoli dirigenti di decidere turnazioni/alternanze e utilizzo di didattica a distanza (già dalla scuola media!). E’ inammissibile che lo Stato destini decine di miliardi alle imprese private e riservi alla scuola pubblica solamente 1 miliardo e mezzo in due anni. Non accetteremo niente di tutto questo”.
Per chi volesse aderire al no DAD day, andando sulla pagina Facebook Priorità alla Scuola, potrà trovare anche la dichiarazione da inoltrare alle scuole.