Il Pesce d’Aprile di Cesare Bocci, best seller che racconta con la compagna Daniela, la loro storia di amore e battaglie, diventa un evento teatrale con incasso in beneficenza

Lunedì 2 dicembre, al Teatro Ambra Jovinelli alle ore 21.00 andrà in scena lo spettacolo “Pesce D’Aprile” di e con Cersare Bocci e Tiziana Foschi, nel giorno che precede la “Giornata internazionale delle persone con disabilità”.

La data evento di Roma è organizzata direttamente dalla sede nazionale di Anffas Onlus – Associazione di Famiglie con persone con disabilità intellettiva e relazionale, Charity Partner del progetto.

Il tour italiano dello spettacolo parte il 30 novembre a Tolentino (MC) e prosegue in altre 41 città fino a fine febbraio. ‘Pesce d’Aprile’ è il racconto di un grande amore: un’esperienza di vita reale, toccante, intima e straordinaria, vissuta da un uomo e da una donna, interpretati da Cesare Bocci e Tiziana Foschi.

Tratto dall’omonimo romanzo autobiografico, scritto da Daniela Spada e Cesare Bocci e edito da Sperling & Kupfer, ‘Pesce D’Aprile’ in meno di un anno ha venduto più di diecimila copie. Da qui l’esperienza che si fa spettacolo.

Un testo vero, lucido, ironico e commovente, che racconta come anche una brutta malattia può diventare un atto d’amore. Cesare e Daniela, come Cesare Bocci e la sua compagna nella vita reale, metteranno a nudo, d’improvviso, tutta la loro fragilità, dimostrando quanto, come per il cristallo, essa si possa trasformare in pregio, grazie ad un pizzico di incoscienza, tanto amore e tantissima voglia di vivere.

“Pesce d’aprile è il racconto di un grande amore che una malattia improvvisa ha reso ancora più forte: un’esperienza reale, toccante, intima e straordinaria di un uomo e di una donna che non si danno per vinti quando il destino sconvolge la loro esistenza. I protagonisti si mettono a nudo svelando le loro fragilità, raccontando come possano crollare le certezze e come si possa risalire dal baratro. ” – spiega lo stesso Cesare Bocci nelle sue note di regia – ” Pesce d’aprile è uno spaccato netto e crudo di una società che vive con fastidio il doversi occupare dei problemi dell’altro, del diverso, del non perfetto, del disabile. Un racconto che, senza mai mentire, ammorbidire, levigare, commuove e che ci fa arrabbiare. Un racconto che resta comunque un inno alla vita”.

Tra il riso e il pianto, nel corso della pièce si delinea il profilo di una donna, prigioniera di un corpo che smette di obbedirle, e di un uomo, che da compagno di vita diventa bastone, nutrimento, supporto necessario. Una lotta alla riconquista della propria libertà, che ha lo scopo di trasmettere messaggi di positività e forza di volontà, anche di fronte alle sfide più difficili che il quotidiano spesso ci impone. Grazie anche al coinvolgimento di Anffas Onlus – Associazione di Famiglie con persone con disabilità intellettiva e relazionale, Charity Partner del progetto – ‘Pesce D’Aprile’ si conferma un inno alla vita e un momento di riflessione necessario. La drammaturgia è di Cesare Bocci e Tiziana Foschi.

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