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Ne è sicura Paola Franchi: “Chi vedrà il film House of Gucci non saprà mai come sono andate le cose. Spero almeno che Maurizio non sia stato descritto come un incapace, un burattino nelle mani di Patrizia. È vero che lei metteva becco negli affari dell’azienda, ma lui aveva un gran senso del dovere, era perbene”.

L’ultima compagna di Maurizio Gucci rompe il silenzio su House of Gucci in un’intervista esclusiva con Sara Faillaci sul settimanale F in edicola.

Un’intervista breve, poche parole, come non potrebbe essere altrimenti, per una donna che ha fatto della riservatezza la sua ancora di salvezza, nella tragedia che l’ha travolta.

Paola Franchi: “House of Gucci racconta Patrizia Reggiani in modo fuorviante”

La storia dell’omicidio Gucci, vista dalla donna a cui fu ucciso il compagno e convivente è stata raccontata una volta, qualche anno fa, nel libro, scritto a quattro mani con la giornalista di F, “Un amore spezzato”. Prima di quello, e dopo quello, qualche breve parola qui e là, sui giornali in tv, ad interrompere il silenzio. Le sue idee, i suoi ricordi, il suo dolore, Paola Franchi, li ha tenuti per lo più per se.

E anche sul film con protagonista Lady Gaga nei panni dell’ex moglie e mandante dell’omicidio di Maurizio Gucci, ha voluto dire la sua con poche parole. Ma centrate proprio sul racconto della dark lady di tutta la vicenda.

Anche Paola Franchi boccia House of Gucci, così come hanno già fatto gli eredi Gucci con una lettera collettiva. E il motivo, in parte coincide con le motivazioni degli altri parenti. E’ il modo in cui viene ‘alleggerita’ la posizione di Patrizia Reggiani a rendere critica Paola Franchi su House of Gucci.

Anche se ancora non ha avuto modo di vedere il film, l’ultimo amore di Maurizio Gucci ha letto il libro da cui è tratto e sopratutto ha intuito il modo in cui è stata raccontata la figura di Patrizia Reggiani, anche dalle dichiarazioni del cast. In particolare Lady Gaga che film interpreta Patrizia Reggiani, ha adombrato il fatto che, la ex lady Gucci, possa essere stata, in qualche modo, vittima di un ambiente malsano.

Un omicidio annunciato

Un’interpretazione che la famiglia Gucci giudica manipolatoria e che fa sì che anche Paola Franchi non sia tenera sul film di Ridley Scott.

“Capisco che al cinema la cattiva sia il personaggio più affascinante, ma trovo assurdo prendere una donna che ha ucciso il padre delle proprie figlie e farla diventare,  se non un’eroina, una con cui empatizzare”.

E poi ricorda la furia cieca di Patrizia Reggiani, le minacce continue, definendo quello del compagno ‘un omicidio annunciato’.

“Le minacce di Patrizia erano iniziate con l’avvicinarsi dell’udienza di divorzio. Mandava per posta nastri audio pieni di odio: “Mi hai rovinato la vita, bastardo, ma te la farò pagare, ti voglio morto”. Maurizio, che era buono, minimizzava […] Non reagì neppure quando l’avvocato di lei lo chiamò per avvertirlo che Patrizia gli aveva chiesto cosa rischiava penalmente se avesse assoldato un killer per uccidere il marito. Lo scongiurai di prendere le guardie del corpo, inutilmente”.

Dalle parole, di lì a poco, Patrizia Reggiani passò ai fatti. Affidò a un gruppo di criminali improvvisati l’omicidio dell’ex marito. Maurizio Gucci fu freddato in una mattina di primavera del 1995 all’uscita del palazzo dove condivideva la sua vita con Paola Franchi.

E questa è la sostanza che anche il pubblico di House of Gucci dovrebbe tenere ben presente quando andrà in sala a vedere il film.

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