olivia calcio

 “So che il calcio è un gioco da fare tutti insieme, e giustamente ho il diritto di farlo anch’io.”

Olivia ha 7 anni e un grande amore per il calcio. La sua storia, raccontata da Repubblica, ha dell’incredibile.

Questa bambina tenace e con una grande passione, avrebbe voluto iscriversi a calcio alla Roma Uno, lo spazio gestito dal comune di Roma che ha tirato su generazioni di piccoli sportivi nel cuore di Trastevere, dando loro la possibilità di scegliere tra tante attività. La pallavolo, il nuoto, la ginnastica, il calcio.

Se non fosse che alla piccola Olivia questa possibiità è stata negata. Niente femmine alla scuola calcio! Sembra davvero impossibile, anche considerando il grande lavoro che si sta facendo a livello di Federazione per dare una spinta al calcio femminile, che registra infatti al momento grande popolarità tra le ragazzine. Un entusiasmo che pare non sia arrivato a largo Ascianghi, dove i cancelli del rettangolo verde rimangono chiusi alle bambine.

Eppure fino a 12 anni, sono previsti campionati misti. Olivia, che di tutto questo probabilmente sa poco, capisce comunque che sta subendo un’enorme e insensata ingiustizia. E allora, quando i ragazzini si allenano, lei se ne va vicino al campo a guardarli e a saltare la corda. Ma la sua protesta non si ferma qui. Scrive pure al giornale, a Repubblica, che racconta la sua storia.

“Adoro molto il calcio e sono pure forte ma non capisco perché la scuola sotto casa fa giocare i maschi e non le femmine”.

Eh già Olivia, crediamo che non possa capirlo davvero nessuno.

“Io non voglio fare la fine della mia amica Maddalena.” Scrive Olivia a Repubblica. “Che giocava all’asilo, ma poi tutti le dicevano che il calcio era da maschi e smise di giocare. So che il calcio è un gioco da fare tutti insieme, e giustamente ho il diritto di farlo anch’io”.

La storia di Olivia ha scatenato l’indignazione dei tanti che pensano che nel 2021 una discriminazione di questo tipo non è più accettabile.

A sostenere Olivia e la sua protesta si sono presto espresse anche diverse Azzurre della nazionale guidata da Milena Bartolini.

Alia Guagni in particolare, sul suo profilo Instagram, ha mandato un messaggio di grande incoraggiamento alla piccola calciatrice.

“Cara Olivia, purtroppo per noi femminucce, come dice qualcuno, non è sempre facile fare quello che si desidera. È stato così anche per me: quando ero piccola mi chiamavano maschiaccio e mi dicevano che lo sport che noi amiamo non è da ragazze. Ma io non gli ho creduto. E non credergli neanche tu: insisti nel raggiungere i tuoi obiettivi e non permettere a nessuno di mettersi tra te e i tuoi sogni. Se ti piace giocare a calcio, continua a farlo: io ho cominciato a 9 anni e non ho mai smesso. Ho dovuto superare molti ostacoli, ho fatto sacrifici, ma oggi indosso la maglia della Nazionale. La mia passione era il calcio, e niente e nessuno poteva fermarmi. Sii coraggiosa Oliva, il calcio è per tutti”

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