Quella di Napoleone per Roma fu un’infatuazione bruciante. Alimentata da calcoli politici e dall’ immensa ambizione che sosteneva nelle sue imprese l’uomo che volle farsi Imperatore.
Il rapporto tra Napoleone e Roma, o meglio tra Napoleone e i simboli legati alla storia di Roma, è scandagliato in una bella mostra che riapre al pubblico lo spazio espositivo dei Mercati di Traiano.
La mostra, che apre in occasione del bicentenario della morte di Napoleone, rimarrà visitabile fino al 30 maggio.
Annessa all’Impero dal 1809 al 1814 Roma, con la sua storia e i suoi simboli affascinava l’Imperatore. Che li assorbì e li usò per giustificare un regime che aveva bisogno di legittimazione.
Napoleone e Roma: ispirazione e simboli di potere
Per questo il rapporto tra Napoleone e Roma fu strettissimo. Qui vissero tanti membri della famiglia Bonaparte a iniziare dalla madre dell’Imperatore, Letizia, e dalla sorella Paolina.
Qui, nella città degli antichi Imperatori, il nuovo Imperatore trovava ispirazione e lustro.
Ispirarsi alla Roma Imperiale per celebrare la magnificenza di Napoleone e della sua famiglia portò con sé l’uso di un linguaggio di propaganda ispirato all’Antico. Caratterizzato dalla rappresentazione dell’Imperatore come erede dei grandi condottieri del passato, degli Imperatori romani, se non addirittura come eroe e divinità dell’antica Grecia. In un rimando costante a Roma Imperiale, alla sua arte e alla sua cultura.
La mostra ai Mercati di Traiano illustra anche come cambiò la città durante gli anni francesi.
La stessa area archeologica dei Fori Imperiali fu oggetto di scavi promossi dal Governo Napoleonico tra il 1811 e il 1814. I
Il percorso espositivo si snoda attraverso 3 macro-sezioni e comprende oltre 100 opere provenienti dalle Collezioni Capitoline e da importanti musei italiani ed esteri.
La prima macro-sezione evidenzia il rapporto tra Napoleone e il mondo classico. Racconta la formazione del giovane Bonaparte, anche attraverso diversi modelli tratti dall’Antico. Poi utilizzati per trasmettere messaggi di potere, buon governo e conquiste militari, fino alla divinizzazione della sua figura.
Tra le opere esposte in questa sezione il grande bronzo di Lorenzo Bartolini raffigurante Napoleone I Imperatore, dal Louvre. In cui Bonaparte è ritratto all’antica, con la corona d’alloro e le fattezze di un imperatore romano.
Napoleone si confrontò idealmente con altri imperatori come Augusto, presente con un ritratto in marmo proveniente dai Musei Capitolini.
Napoleone Re d’Italia
La seconda macro-sezione è più specificamente dedicata al rapporto di Napoleone con Roma e l’Italia.
Si inizia con tre opere di particolare bellezza che illustrano il ruolo di Napoleone come Re d’Italia. Il gruppo scultoreo di Pacetti Napoleone ispira l’Italia e la fa risorgere a più grandi destini, dal Castello di Fontainebleau. Poi due ritratti di Napoleone da Milano (Galleria d’Arte Moderna e Palazzo Moriggia-Museo del Risorgimento). A seguire, il vastissimo programma di trasformazione urbana, che il Governo Napoleonico voleva applicare a Roma. Riassunto nell’istallazione nella Grande Aula di un viale di cipressi, uno dei punti focali della mostra. L’istallazione è introdotta dal ritratto di Antonio Canova dai Musei Capitolini. Fu lui il protagonista del panorama artistico romano (e non solo) del tempo. Autore del Busto di Pio VII, ancora dai Musei Capitolini, esposto nella sala dedicata al complesso rapporto che Napoleone ebbe con il Papato e la religione.
La macro-sezione è completata da un articolato approfondimento sullo scavo della Basilica Ulpia.
La terza macro-sezione approfondisce aspetti relativi alla ripresa di modelli antichi nell’arte e nell’epopea napoleonica.
Ad esempio quello dell’aquila romana, esemplificato in mostra, tra le altre opere, dal vessillo del 7° Reggimento Ussari dal Musée de l’Armée di Parigi. Nell’approccio all’Antico fu fondamentale per Napoleone la Campagna d’Egitto, impresa militare e culturale insieme, raccontata attraverso alcune opere, come la stampa di Girardet dal Museo Napoleonico di Roma.
Lo sguardo su Roma riporta al modello per antonomasia: la Colonna Traiana. Dopo la realizzazione dei calchi voluti da Luigi XIV e giunti a Parigi nel 1671, questa straordinaria opera divenne fonte di ispirazione e imitazione per molti artisti francesi. Fu tuttavia con Napoleone che la Colonna ebbe la sua imitazione più celebre e allo stesso tempo originale: la Colonna Vendôme a Parigi. Celebrazione di un impero e di un imperatore e delle sue imprese militari.
La mostra si conclude con il famoso quadro Napoleone con gli abiti dell’incoronazione, dipinto da François Gérard nel 1805 e conservato ad Ajaccio, nel Palais Fesch-Musée des Beaux-Arts.
Napoleone e il mito di Roma
Dove Mercati di Traiano – Museo dei Fori Imperiali
Via Quattro Novembre 94 – 00187 Roma
Quando 4 febbraio – 30 maggio 2021
Orari Dal lunedì al venerdì 9.30 – 19.30
La biglietteria chiude un’ora prima
Biglietteria È consigliato l’acquisto online dei biglietti o tramite call center 060608
(tutti i giorni 9.00 – 19.00)
Biglietto integrato Mercati di Traiano – Museo dei Fori Imperiali + Mostra per i non residenti a Roma:
- € 15,00 intero;
- € 13,00 ridotto.
Biglietto integrato Mercati di Traiano – Museo dei Fori Imperiali + Mostra per i residenti a Roma:
- € 14,00 intero;
- € 12,00 ridotto.
Ingresso gratuito per le categorie previste dalla tariffazione vigente.
Per i possessori della MIC Card l’ingresso è gratuito.
Prevendita consigliata e turni di ingresso contingentati salvo differenti disposizioni
di Roma Capitale.