Sul palco di Sanremo 2021 stasera ci sarà un pezzo della storia del teatro italiano, Monica Guerritore che parteciperà a uno dei ‘quadri’ di Achille Lauro.
Non solo. Nella serata dei duetti il gruppo de Lo Stato Sociale ha scelto di farsi accompagnare nella sua esibizione, e da un gruppo di lavoratori dello spettacolo.
La terza serata di Sanremo 2021 dunque acquisisce un sapore importante per il comparto dello spettacolo dal vivo che soffre di uno stop lungo ormai un anno esatto.
Non si può dimenticare che da questo punto di vista questa edizione del festival è stato anticipato da roventi polemiche, Perché Sanremo si e noi no? Si chiedeva la numerosa schiera di addetti ai lavori bloccati da dodici mesi di teatri ed eventi chiusi.
Per fortuna dal 27 marzo in zona gialla potranno riaprire, a determinate condizioni, cinema e teatri e un comparto allo stremo potrà timidamente ripartire. In quest’ottica, sarebbe bello se Sanremo 2021 non foss’altro che l’apripista, il punto di ripartenza dello spettacolo italiano.
Smorza in questo senso i toni esasperati del dibattito Monica Guerritore che racconta.
“In fondo siamo tutti qui a portare avanti lo spettacolo con la ‘S’ maiuscola sulle nostre spalle. Le polemiche? Magari mi massacreranno, ma il teatro non si deve fermare, se c’è una sola possibilità di salire su un palco bisogna sfruttarla. Essere qui vuol dire che il teatro c’è. E l’impegno di tecnici, maestranze, personale della radio e della tv indica che si può ricominciare a vivere”.
E sottolinea.
“Io porterò su questo palco di Sanremo, tutti i miei colleghi, tutte le maestranze del mondo del teatro. Il 27 marzo molti di noi, io per prima torneremo in palcoscenico e speriamo che il pubblico ci segua, perché passin passino si possa tornare di nuovo a raccontarsi storie.
La vedremo dunque per la prima volta in un anno, salire su un palco, grazie all’invito di Achille Lauro.