La verve comica di Michela Andreozzi è al Teatro La Cometa fino al 6 gennaio, con l’esilarante spettacolo “L’amore al tempo delle mele…mature”.
“Dreams are my reality”, il ritornello della colonna sonora del film “Il tempo delle mele”, e anche dello spettacolo di Michela Andreozzi a Teatro la Cometa fino al 6 gennaio, racconta perfettamente quel momento di passaggio tra sogni e realtà, tra infanzia e vita adulta, ‘né carne, né pesce’, chiamato adolescenza.
L’adolescenza con il suo goffo tentativo di trovare se stessi, tra quello che si è e quello che si vorrebbe essere, tra sogni e realtà. Un vortice di ormoni, avventure, disavventure, prime volte, ribellioni, incomprensioni e vita che esplode.
Tutto questo mondo colorato e confuso, ce lo racconta con la sua debordante ironia e autoironia, Michela Andreozzi, che in un’ora e mezza di monologo ci fa ripercorrere tutte le (oggi) esilaranti tappe che ci hanno accompagnato nei cruciali e tragicomici anni della nostra crescita.
Si ride tantissimo assistendo a “L’amore al tempo delle mele”, perché la Andreozzi tocca corde che in tanti adulti ancora vibrano (dalle risate), attraverso la rassegna, anzi, la ‘hit parade’, degli oggetti più amati dagli adolescenti, in quegli anni ’80 colorati e vitali, che hanno fatto da cornice a una generazione che iniziava a sperimentare se stessa, passando innumerevoli ore arrampicata su un muretto e altrettanto innumerevoli ore a colonizzare il telefono di casa per infinite chiacchierate con l’amica del cuore.
Il racconto che ne fa Michela Andreozzi è stracarico di comicità e anche, diciamolo, di tenerezza, per la ragazza che era, simile a milioni di altre ragazze.
Un viaggio collettivo nella memoria, un diluvio di ristate che nascono dal racconto di situazioni involontariamente esilaranti, di episodi teneramente imbarazzanti, di primi baci e diari segreti, di feste in casa, giochi della bottiglia e tramezzini cotto e mayonese.
Un momento della vita in cui le domande superavano le risposte, e per averne ci si rivolgeva alla posta del cuore di “Cioè”.
Un momento della vita ormai lontano, ma quanto? E’ quello che ci invita a scoprire tra una battuta e l’altra, tra un episodio sgangherato e l’altro la Andreozzi, che in questo spettacolo, come suo solito, coinvolge il pubblico, ripropone alcuni dei suoi personaggi più esilaranti e amati, ed enfatizza l’effetto nostalgia esibendosi anche in performance canore che disegnano una colonna sonora profondamente anni’80, tra successi sanremesi e hit indimenticabili, eseguiti dal vivo.
Uno spettacolo che ci porta indietro nel tempo facendoci ridere fino alle lacrime di quello che siamo stati e di quello che, in fondo, ancora un pò siamo.
