Sessantuno anni e un’importante curriculum alle spalle, Mariangela Zappia è la nuova Ambasciatrice d’Italia negli Stati Uniti a Washington DC. Nominata il 12 marzo dal Presidente del Consiglio dei Ministri Mario Draghi, è la prima donna della storia repubblicana a rivestire un ruolo così prestigioso e, prima ancora, a ricoprire la carica di rappresentante d’Italia presso la NATO e l’ONU.

In Italia si parla spesso del cosiddetto ‘gender gap‘ e di quanto siano poche le donne a ricoprire
incarichi e ruoli importanti nel mondo politico, imprenditoriale e istituzionale.
Non si tratta di un luogo comune, bensì della triste realtà. Tra le quote rosa che hanno invertito questa tendenza e che rappresentano oggi un modello femminile da seguire c’è Mariangela Zappia.

Nata Viadana (Mantova) il 12 agosto del 1959, gli studi internazionali sono una passione che l’ambasciatrice coltiva sin da giovane.

Ha conseguito una laurea magistrale in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali presso l’Università di Firenze e, presso lo stesso istituto, un master in Relazioni Diplomatiche e Internazionali. Negli anni ha seguito corsi di alta formazione sulla pratica e la gestione diplomatica presso l’Accademia Diplomatica del Ministero degli Affari Esteri italiano a Roma.


Conclusi gli studi, nel 1983 inizia la sua carriera diplomatica presso l’Ufficio Giuridico del
Ministero degli Affari Esteri e, successivamente, presso l’Ufficio Maghreb e Medio Oriente della
Direzione Generale per gli Affari Politici e la Sicurezza.
Anno dopo anno riesce a conquistare sempre maggior prestigio e a collezionare importanti
incarichi.


Nel 1986 viene inviata a Dakar come Ambasciatrice italiana. Qui rimane fino al 1990, quando
assume il ruolo di Console aggiunto a New York.
Nel 1993 viene promossa Consigliere di legazione, ma l’anno seguente viene richiamata alla
Farnesina, dove inizia a lavorare nell’Ufficio Stampa e Informazione. Ricoprirà l’incarico fino al
1997, quando verrà nominata Primo Consigliere presso l’Ambasciata d’Italia a Bruxelles (distaccato,
su incarico speciale, alla task force della NATO sui media durante il conflitto in Kosovo).
Tornata a New York, nel 2000 ottiene un nuovo incarico: viene nominata Consigliere di ambasciata
e diventa Primo consigliere presso la Rappresentanza italiana alle Nazioni Unite a New York.
Dal 2003 al 2006 la sua carriera diplomatica subisce una battuta d’arresto.

La motivazione, come
spiega lei stessa, la famiglia: “Voglio dedicarmi a mio marito (conosciuto durante la missione a Dakar nel 1990) e ai mie due figli Claire e Christian (oggi rispettivamente 27 e 23 anni)”.


Dal 2007 torna ad occuparsi nuovamente di politica e relazioni internazionali e nominata Capo
del Dipartimento per la Cooperazione allo Sviluppo del Mediterraneo, Medio Oriente e Balcani
presso il Ministero degli Affari Esteri a Roma fino al 2011 e, lo stesso anno, diventa Ministro
Plenipotenziario presso la Rappresentanza Permanente dell’Italia presso le Nazioni Unite a Ginevra.
Oltre a questi incarichi, nel 2009 ottiene la nomina di coordinatrice dei principali eventi sotto la
Presidenza italiana del G8, anche sulla violenza contro le donne e la loro pace e sicurezza.


Nel 2011 ricopre la carica di Capo della delegazione dell’Unione europea presso l’ONU, e altre
organizzazioni internazionali a Ginevra fino al 2014, quando il Consiglio dei Ministri la nomina
Rappresentante permanente dell’Italia presso l’Organizzazione del Trattato del Nord Atlantico
(NATO) a Bruxelles. Un incarico importante che ricoprirà fino al 2016.


Ambasciatrice e diplomatica di carriera con oltre trent’anni di esperienza, dopo aver svolto le
funzioni di Consigliera Diplomatica e Sherpa G7 – G20 del Presidente del Consiglio dei Ministri
(2016 – 2018), a partire dal 31 luglio 2018 assume l’incarico di Rappresentante Permanente d’Italia
presso le Nazioni Unite a New York.


E’ stata consigliera diplomatica di tre premier: Matteo Renzi, Paolo Gentiloni e Giuseppe Conte.

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