Da domenica 8 gennaio tornano su Rai Uno Le Indagini di Lolita Lobosco: sei nuove puntate della fiction che l’anno scorso, al suo esordio, in soli quattro episodi è riuscita a conquistare il cuore degli spettatori e punte di share stellari.
Al centro della serie, tratta dai romanzi di Gabriella Genisi, c’è il personaggio della grintosa vicequestore di Bari, Lolita Lobosco, interpretata da Luisa Ranieri. Che qui racconta di più del suo personaggio e delle nuove avventure, tra giallo e rosa, che la vedranno protagonista in questa seconda serie.
Luisa Ranieri: “Lolita Lobosco è una donna moderna raccontata senza stereotipi”
“La cosa più bella di interpretare questo personaggio è la sua complessità”. Dice Luisa Ranieri. “Lolita Lobosco è una donna moderna. Nella sua vita il lavoro è centrale ma non lo è nella storia che raccontiamo. Gli spettatori vogliono conoscere tutto il suo mondo, anche perché lei rappresenta una donna del sud raccontata senza clichè. E’ molto legata alle sue radici, ma allo stesso tempo è proiettata in avanti, è molto indipendente, è molto consapevole e ha messo l’amore accanto a sé non davanti a sé, dove ha messo invece il suo lavoro. E questo le regala due caratteristiche molto interessanti: da una parte la determinazione, il coraggio, la forza, l’autorevolezza. Dall’altra però, vediamo anche le imperfezioni di questa donna, qualche fragilità. E’ comunque disfunzionale nelle sue relazioni sentimentali ed è, come tutte noi, una donna di oggi che non si identifica solo con l’obiettivo del matrimonio e dei figli, ma che segue il suo percorso sperimentando.
“Un percorso che non è affatto tutto dritto, ma pieno di alti e bassi. E’ una donna di quarantacinque anni che fa degli incontri ma, a quell’età e con quella consapevolezza, non è disposta a mettere in discussione tutto il suo mondo. Quindi in amore si dà, ma sempre un po’ a modo suo. Penso che tante donne possono identificarsi in questo personaggio. D’altronde, ormai sappiamo che non si nasce solo per essere madri e mogli, ma che questa è solo un’opzione tra le tante per le donne.”
Come si svilupperà il carattere di Lolita Lobosco in questa seconda stagione?
“La vedremo sforzarsi di seguire il consiglio della madre (intepretata anche quest’anno da Lunetta Savino) di provarci, di dimostrare di crederci fino in fondo alla relazione con Danilo. Lei lo fa anche superando le sue convinzioni, salvo poi accorgersi che ognuno è fatto a suo modo e va rispettato. Quindi la vedremo tentare di andare in una direzione nuova, cercando di superare una certa rigidità che le è propria. E questo vuol dire che in questa seconda serie la vedremo anche un po’ più fragile ed umana, una donna che ha dubbi, vacilla come tutte. Ed è l’aspetto più interessante secondo me della sua evoluzione in questa nuova stagione”.
Lolita Lobosco si ritroverà a vivere anche una storia d’amore complicata dalla distanza, sarà questo ad aumentare i suoi dubbi?
“Lei non è una donna che può stare in stand by” spiega Luisa Ranieri. “E’ una che vuole vivere ‘qui e ora’ e non le interessa il progetto, il futuro, e quando si troverà di fronte le difficoltà di un amore a distanza, questo diverrà un po’ un problema. Lei è più che altro innamorata dell’amore, non è una stanziale, è una che rincorre la passione e di questo ha bisogno”.
Uno degli aspetti che piace di più del suo personaggio è l’ironia. E’ una caratteristica legata secondo lei, all’essere moderna o all’essere meridionale?
Lolita è una donna che si è allontanata dalle sue radici per poi tornarci. Ha studiato e lavorato a nord e poi è tornata al sud e questo le dà ha uno sguardo più distaccato ed è in questo distacco che si sviluppa la sua ironia. Anche io ho vissuto questa esperienza: quando torno a Napoli mi rendo conto di avere ormai uno sguardo diverso e di riuscire anche a ironizzare sulla napoletanità. Quindi credo che anche attraverso l’ironia, Lolita si dimostri una donna moderna con uno sguardo più ampio.
In quali caratteristiche di Lolita Lobosco, Luisa Ranieri si riconosce di più e in quali meno?
La solarità. ma anche la malinconia del personaggio mi appartengono molto. Un po’ meno la sua spregiudicatezza e le sue risposte molto pungenti, anche nei confronti dei suoi colleghi. Questo stuzzicare è un aspetto che io non ho nel mio carattere, ma mi piace molto.
C’è il rischio che anche Lolita Lobosco, nel suo essere estremamente moderna, sia in realtà troppo stereotipata e irrealistica, secondo lei?
Lolita Lobosco è un personaggio inventato, ma per molti versi può essere definito anche un personaggio aspirazionale. In realtà molte donne sono già come Lolita. Basti pensare che a capo della fiction Rai c’è una donna, così come a capo del governo. Quindi Lolita è una donna a cui molte vorrebbero assomigliare, ma anche con cui molte altre già condividono diversi aspetti della vita. Donne che hanno messo il lavoro davanti a tutto, oppure che non trovano un maschile che le corrisponde e, piuttosto che stare in cattiva compagnia, scelgono di stare da sole. La società è bella perché varia, però questo personaggio finora non c’era, e ci siamo impegnati a non farla diventare solo un clichè anche dandole delle insicurezze”.