Un’ infanzia misera e durissima vissuta tra i vicoli della Trastevere fine ‘800 poi, l’ incontro con l’ arte. Inizia così la carriera sfolgorante che porta Lina Cavalieri a trionfare sui più importanti palcoscenici del mondo.
Musa di artisti, icona di bellezza e talento, detentrice di uno sterminato patrimonio: fu questa Lina Cavalieri.
Conquiste di quella che fu una povera bimba costretta sin da piccolissima ad arrangiarsi con i lavori più vari. Fioraia, piegatrice di giornale, sartina. Conquiste dovute alla determinazione alla grazia e al talento di Lina Cavalieri.
L’ incontro che le cambiò la vita non fu quello con uno dei cinque mariti ma quello, decisivo, con la sua vocazione: la musica. Qualcuno si accorse che la ragazzina che si esibiva per gioco in un baraccone del Luna Park di piazza Guglielmo Pepe aveva una voce e una presenza scenica fuori dal comune.
Un maestro di musica vicino di casa, iniziò a dare lezioni di canto alla giovanissima e già bellissima ragazzina che iniziò così per gioco quella che sarebbe diventata la carriera musicale di una delle cantanti più famose del mondo a cavallo tra 8 e ‘900.
Negli ambienti dei piccoli caffè concerto romani, quello che in verità colpì gli impresari fu più la non comune avvenenza della ragazza che la sua voce. Tra questi, Nino Cruciani che la portò al suo caffè Esedra. Da lì la voce e la bellezza di Lina Cavalieri conquistarono palcoscenici sempre più prestigiosi. Prima il Grande Orfeo e poi il tempio del cafè chantant capitolino, il Salone Margherita. Spostarsi nella patria della canzonetta, Napoli fu una decisione vincente e il successo immediato, tanto che venne ingaggiata dalle Folliès Bergères a Parigi. Da quel momento conobbe gli applausi dei più importanti teatri di varietà europei: Londra, Berlino, Pietroburgo. Fu proprio in Russia che la vita di questa donna, già diventata diva e icona, cambiò direzione.
La sua ambizione la condusse a provare la strada della musica lirica e a frequentare gli ambienti della nobiltà russa in cui entrò grazie al primo dei suoi cinque matrimoni, quello con il principe Alessandro Bariatinskij. Il mito della diva Lina Cavalieri si alimenta anche del mito del suo rapporto con gli uomini. Lei stessa, in un suo strabiliante memoriale ,raccontò di aver ricevuto in vita sua ben 840 proposte di matrimonio. Tanti furono quelli che fecero autentiche follie nella speranza di avere i suoi favori.
Si racconta ad esempio che il principe Alessandro le regalò una collana di smeraldi tanto lunga che, nonostante i tre giri intorno al collo le arrivava ancora alla pancia. Eppure il primo matrimonio naufragò per il volere dello zar e ancor più per quello di Lina di trornare a brillare sulle scene cosa che non si sposava con il nuovo status di principessa russa.
Il suo esordio nella lirica è datato 1900, la location Napoli, l’ opera La Bohème. Da lì partì l’ ennesima trionfale turnè che la vide raccogliere scroscianti applausi a Varsavia, Palermo, Milano, Montecarlo, fino ad arrivare a New York, dove in Fedora canto a fianco del grande Enrico Caruso.
Una performance dal successo strepitoso anche grazie al furbo e caldo bacio sulla bocca tra i due a fine spettacolo. Da lì seguirono altri ruoli, altre turnè, altri onori, altri mariti.
Nel 1908 sposò un miliardario americano, Chandler da cui divorziò, con relativa ‘buonuscita’, solo otto giorni dopo le nozze. La terza volta fu quella con il tenore francese Luciano Piero Muratore. Mentre alla vigilia del suo ritiro definitivo dalle scene, nel 1926 risale il quarto e ultimo ‘sì’, promesso a Giovanni Campari, industriale della famiglia che aveva lanciato sul mercato una bevanda di successo mondiale. Tornò a Roma, nella sua città che non la vide mai esibirsi come cantante lirica perchè Lina Cavallieri era terrorizzata dal pubblico dei suoi concittadini. Si ritirò dunque a vita privata. Dapprima nella sua lussuosa villa sulla Nomentana, gestendo un patrimonio ormai sterminato. Dedicandosi poi alla sua tenuta nei pressi di Rieti e infine a Firenze dove morì il 7 febbraio del 1944, vittima dei bombardamenti.
Finì così, sotto i colpi della storia, la vita di una donna che riuscì a cambiare il suo destino. E partendo da un’ infanzia misera e da una casetta di Trastevere, riuscì a diventare una diva mondiale. Qualcuno la definì ‘La donna più bella del mondo’ e così si intitola il film con Gina Lollobrigida, che molti anni dopo ne raccontò l’incredibile vita.
Capace di affascinare il pubblico dei più importanti teatri del pianeta e di diventare un’ icona di bellezza, talento, determinazione e audacia.