Liliana Cavani sarà una delle protagoniste del Festival del Cinema di Venezia 2023. La regista, autrice di capolavori come Il portiere di notte, La pelle, Francesco, infatti riceverà il Leone d’Oro alla carriera durante una delle serate della kermesse. “Sono molto felice e grata alla Biennale di Venezia per questa sorpresa bellissima” ha detto la cineasta dopo aver avuto la notizia. Un traguardo prestigioso e importante, ricevuto all’età di 90 anni di cui oltre 60 trascorsi dietro la macchina da presa tra set, teatro e tv. La laudatio sarà tenuta dall’attrice britannica Charlotte Rampling, che Liliana Cavani ha messo al centro del suo film più famoso, Il portiere di notte. La cerimonia è prevista per il 30 agosto alle 19 nella Sala Grande del Palazzo del Cinema. Lo stesso giorno, pubblico e accreditati potranno assistere alla proiezione del suo ultimo film, L’ordine del tempo, che vede nel cast, tra gli altri , Alessandro Gassmann, Claudia Gerini, Edoardo Leo, Ksenia Rappoport, Richard Sammel, Valentina Cervi, Fabrizio Rongione, Francesca Inaudi. La trama racconta di una storia che getta luce sullo scorrere inesorabile del tempo e la fugacità della vita. Una sera a un gruppo di amici di vecchia data che, come ogni anno, si ritrova in una villa sul mare per festeggiare un compleanno scopre che il mondo potrebbe finire nel giro di poche ore. Da quel momento, il tempo che li separa dalla possibile fine del mondo sembrerà scorrere diversamente, veloce ed eterno, durante una notte d’estate che cambierà le loro vite.
Liliana Cavani: i film, i premi e la vita della regista Leone alla Carriera al Festival del Cinema di Venezia
Liliana Cavani nasce il 12 gennaio 1933 a Carpi, in provincia di Modena. Figlia di un architetto mantovano e di una casalinga carpignana, il suo nucleo familiare si spezzo presto. I suoi genitori infatti si separarono quando lei era molto piccola (il cognome Cavani è quello materno). Ma l’esempio del padre, un anarchico e antifascista, le risulterà fondamentale per la sua formazione. La madre invece le trasmette la passione per il cinema, portandola nelle sale già quando era molto piccola. Liliana frequenta il liceo classico Muratori di Modena e successivamente si laurea in Lettere Antiche a Bologna, per poi diplomarsi al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma con il cortometraggio La Battaglia. Questo lavoro le fece ottenere “Ciak d’oro” che il centro conferiva al miglior saggio di fine corso. Da questo momento in poi iniziò a realizzare film- inchieste di stampo sociale e politico per la Rai quali ad esempio: La storia del Terzo Reich, La donna nella resistenza, la casa in Italia. Mentre frequenta la scuola di cinematografia, vince infatti un concorso Rai e lì firma lavori che vanno dalla Storia del Terzo Reich a La donna della Resistenza.
Il film che la rivela al grande pubblico è il disturbante Il portiere di notte, del 1983, ma il suo nome è legato anche a Francesco del 1989 e a molte altre produzioni importanti. Tra i premi ricevuti in passato ricordiamo il Premio Bresson, ottenuto nell’ambito della 75a edizione della Mostra del Cinema di Venezia. Nel 2012 invece le è stato conferito il David di Donatello alla carriera. Dal 1996 al 1998 è stata consigliera di amministrazione della Rai. In teatro dirige numerose opere liriche per il Maggio Musicale Fiorentino e il Ravenna Festival, oltre che per teatri come l’Opéra di Parigi e il Teatro alla Scala di Milano.