Ho capito quanto fossero importanti certe battaglie per Maria Grazia Cucinotta qualche anno fa. Per lavoro dovevo intervistare lei insieme a Juliana, una ventenne dagli occhi di ghiaccio che aveva vissuto una terribile infanzia e adolescenza intrappolata nelle maglie di una setta ed esposta ad abusi fisici e psicologici. Juliana, fuggita da quell’inferno, si era messa in testa di portare all’attenzione pubblica il problema di questi bambini invisibili. Aveva pensato di farlo fondando un’associazione. Per raccogliere fondi e dare visibilità mediatica al progetto stava per affrontare un giro del mondo in bicicletta, trasmesso in diretta sul web. Al fianco di questa ragazza intraprendente che voleva liberare i bambini fagocitati nelle sette, c’era Maria Grazia Cucinotta di cui già da tempo si conosceva l’impegno a favore dei minori. Avevo già avuto modo di incontrarla in precedenti occasioni lavorativa e mi era sembrata una persona pacata, tranquilla, quasi fredda. In quella occasione scoprii invece una donna che si appassionava totalmente di fronte alle ingiustizie e alle prepotenze contro i più deboli.
Un fuoco che ho ritrovato nel libro “Vite senza paura”. Qui racconta le storie di altre vittime che trovano il coraggio di ribellarsi. Storie di alcune donne assistite dalla sua associazione antiviolenza che si chiama appunto “Vite senza paura“. Una passione per la giustizia e per la lotta a fianco di chi subisce un abuso, che viene da lontano.
Lo scopriamo proprio nelle prime pagine del libro. Tra le tante storie di violenza raccontate infatti, c’è anche la sua. Maria Grazia Cucinotta racconta un aggessione subita da giovane, quando modella alle prime anni, aveva lasciato l’Italia per cercare fortuna a Parigi. L’autrice racconta di aver sperimentato non solo la paura per l’aggessione, ma anche quello che non dovrebbe mai accadere dopo e che invece spesso accade. Al momento della denuncia, davanti alle forze dell’ordine, i ruoli si ribaltano, la vittima si trova a dover spiegare, giustificare, quasi abbia colpa per la violenza subita.
Un’esperienza che inevitabilmente ha segnato Maria Grazia Cucinotta e che l’ha resa più sensibile e l’ha spronata a fare qualcosa di concreto per aiutare le donne vittime di violenza. Quel qualcosa ha preso la forma di un’associazione a sostegno delle donne. Nel libro “Vite senza paura” troviamo il racconto del prezioso lavoro svolto da chi è al fianco delle vittime. E poi ci sono le storie che ci portano davvero a capire nel profondo quale inferno sia la violenza di genere. Sono storie di donne diverse, per provenienza, esperienze, contesto culturale, economico e sociale, sono storie incredibilmente trasversali come lo è la violenza di genere che non conosce recinti e confini. Ma sono tutte storie di donne che intraprendono percorsi faticosi e coraggiosi che, alla fine, superano ogni ostacolo e combattono per riprendersi le loro vite.
Vite Senza Paura di Maria Grazia Cucinotta, edito da Mondadori è il libro che vi consigliamo questa settimana. Perchè alla vigilia della Giornata Internazionale contro la violenza sulle Donne è una lettura che racconta dall’interno questo fenomeno con il punto di vista di chi lo vive e combatte, concretamente, ogni giorno.