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Estate in città: 5 libri per le vostre vacanze romane

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Agosto a Roma? Ecco cinque libri per guidarvi nelle vostre vacanze romane

Roma ha affascinato e continua ad affascinare scrittori da ogni parte del mondo. Se quest’ anno rimanete in città, potete approfittarne per riscoprire un pò del fascino della città eterna. Ecco cinque libri per le vostre vacanze romane.

Il rumore dei tuoi passi di Valentina D’Urbano

Anche l’ultimo dei poveracci ha bisogno di una storia

A far da sfondo alla storia di Alfredo e Beatrice è la Fortezza, un complesso di case popolari occupate abusivamente. Qui Valentina D’Urbano ambienta il suo romanzo di esordio, “Il rumore dei tuoi passi”, una storia che colpisce ed entra nelle ossa di chiunque la legge.

La voce narrante della protagonista vi condurrà pagina dopo pagina all’interno della Fortezza, che idealmente e neanche troppo è Casal Bruciato. Qui, durante gli anni di piombo, si respira la polvere di periferia e spesso non è chiaro il confine fra la brava gente e la malavita. Consapevoli della realtà che li circonda, Alfredo e Beatrice cercheranno nel corso del romanzo una via di fuga, ognuno a modo proprio. Il bene e il male. Amore e odio di confondono, sia fra i protagonisti che nei confronti della Fortezza, dalla quale sembra impossibile scappare. Se da un lato, quello di Alfred,o c’è rassegnazione e fragilità, dall’altro, quello di Beatrice, ci sono forza e determinazione. Il successo de Il rumore dei tuoi passi è così grande ed inatteso che l’autrice scrive presto uno spin off altrettanto tagliente, Alfredo: questa volta l’intera vicenda, a specchio, raccontata dal punto di vista del protagonista. Realtà che non vi lasceranno indifferenti.

Consigliato perchè: ti piacciono le storie vere e non ti spaventa l’odore della polvere di periferia, soprattutto quando è raccontata di chi la conosce bene.

Il primo caffè del mattino di Diego Galdino

I vecchi de Trastevere col tè alle rose non ce sciacquano manco i piatti”.

Con “Il primo caffè del mattino” passerete le vostre vacanze romane in ottima compagnia.

Succede in un bar come tanti, nel cuore di Roma. Una turista entra e il barista si innamora di lei. Massimo e Geneviève, un imbranato barista romano e una timida turista francese con gli occhi verdi e uno spruzzatina di lentiggini, sono i protagonisti del romanzo d’esordio di Diego Galdino. Il barista romano ci regala una storia d’amore estiva fra equivoci, brioche, fiori, cruciverba e nasoni, il tutto condito dall’inebriante aroma (notato il gioco di parole?) del caffè, di cui Massimo è maestro indiscusso. Accanto a lui una serie di improbabili personaggi romani de Roma che arricchiscono di storie e chiacchiere il Bar Tiberi. Con gli occhi della francesina sarà un piacere passeggiare all’ombra del Colosseo, e ancora di più fare l’amore sotto una pioggia di stelle la notte di San Lorenzo, con unico scenario, i tetti di Roma, con tanto di dichiarazione d’amore, al sapore di caffè. E, se la vostra dose di zucchero e caffeina quotidiana non si ferma al Primo caffè del mattino, vi consiglio anche il sequel L’ultimo caffè della sera. Qui a guidarvi, caffè dopo caffè, e capitolo dopo capitolo, c’è una playlist con le più belle canzoni dedicate alla città eterna.

Consigliato perchè: non sai resistere all’aroma del caffè, e al fascino di una bella storia d’amore, ambientata a Roma.

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Quello che i muri dicono di Carla Cucchiarelli

C’è una nuova Roma che parla dai muri, artistica, creativa, effervescente, in perenne movimento“.

Vacanze romane alla scoperta dell’esplosione della street art capitolina con “Quello che i muri non dicono”.

Una vera e propria passeggiata artistica quella che propone Carla Chiuccarelli. Da sfondo a questa guida, non i classici monumenti della città eterna, bensì una carrellata di murales e capolavori della street art romana, dal centro storico fino ai margini del raccordo anulare. Dalla Lupa di Testaccio all’omaggio a Pier Paolo Pasolini al Pigneto.

La Roma antica e quella contemporanea si sorridono, si fanno l’occhiolino e si apprezzano ancora da Via del Porto Fluviale a Via delle Conce, fino ai condomini di Tor Marancia. Il movimento prima clandestino, piano piano è diventato inarrestabile.

Non solo riqualificazione urbana, come nel caso specifico di Tor Marancia, ma soprattutto opere d’arte per rendere ancora più bella la città. Solo, Diamond, Gomez, Ironmould, Pespy, hanno colorato le zone di Rebibbia, San Basilio e Pietralata. Poi, ci sono i lavori di Diavù, raffiguranti le donne di Rossellini, Ingrid Bergam (Ottavia), Anna Magnani (Mercato tronfale), o quello di Antonello Rubino che regala a Primavalle una singolare Wonder Woman incinta, iconica eroina di tutte le donne in dolce attesa. Al mercato Testaccio, è possibile ammirare l’amore tra due donne, uno degli innumerevoli lavori di Alice Pasquini, street artist di casa.

Consigliato perchè a qualsiasi ora del giorno, non poi fare a meno delle opere d’arte di Roma, qualsiasi esse siano e non vedi l’ora di condividerle sui social #streetart.

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Passeggiando nella periferia romana di Irene Ranaldi

È agosto. Dice che Roma è più bella d’agosto. Ci sono meno automobili in giro, c’è quell’atmosfera sospesa delle cicale che cantano in maniera piatta e noiosamente uguale, tutto questo ti fa illudere di vivere in un eterno presente, un po’ come era il tempo dell’infanzia e della noia.

Vacanze romane guidati da Irene Ranalli che porta noi e i suoi amici americani a spasso per le periferie di Roma. Un viaggio attraverso le 12 borgate ufficiali di Roma, che hanno affascinato poeti e registi, al pari del Centro storico. Dall’immancabile avventura urbana per raggiungere Acilia sul trenino per Ostia Lido, soprattutto d’estate, al Quarticciolo e Primavalle, quest’ultimo scenario di degrato e povertà denunciato da Ettore Scola in Brutti Sporchi e Cattivi; dalle borgate care a Pasolini come Pietralata, Borgata Gordiani scenari che gli hanno ispirato Ragazzi di Vita, ma anche Accattone e Uccellacci e uccellini. E poi c’è Tor Marancia, nota come “Welcome to Shangai”, che grazie ai progetti di riqualificazione del quartiere e l’aiuto degli street artist oggi raccoglie 21 murales oggetto di studio e gite organizzate. La vita di periferia passa per Val Melaina e il Tufello, San Basilio, il Tiburtino, Borghetto Prenestino e arriva al Trullo, non lontano da Corviale, è come ci ricorda Gabriella Ferri in Sempre, punto di valore soprattutto nelle storie delle persone che la abitano: ognuno è un cantastoria, tante facce nella memoria.

Consigliato perché sai che non basterebbe una vita intera per conoscere davvero ‘sta città.

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Metroromantici dei Poeti der Trullo

C’ho rime nella testa… ner core na tempesta”.

Il Trullo per loro non è solo un quartiere. È luogo della mente e dell’anima, da cui parte la loro poesia. Loro sono i Poeti der Trullo, una voce poetica che parte dal basso, dalla periferia di Roma.

Dopo aver condiviso le loro poesia sui muri della città, dal centro alle periferie, e sui canali social, arrivano in libreria con Metroromantici, la raccolta della loro street poetry.

Consigliato perchè: chi si diverte a scovare le poesie in giro per la città e poi non riesce a fare a meno di instagrammarle.

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