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Il presidio romano di Libera intitolato a Rita Atria lancia il memorial Lea Garofalo e raccoglie fondi per Lucha y Siesta

Il Presidio di Libera “Rita Atria” vi invita a partecipare al primo memorial dedicato a Lea Garofalo, una giornata in difesa dei diritti, della cultura e della memoria di una vittima innocente della ‘ndrangheta, una donna che si è emancipata dal contesto mafioso in cui è nata.

L’evento ruoterà intorno a un tema cardine della lotta alle mafie: la collaborazione con la giustizia da parte delle figlie e delle mogli dei boss e degli affiliati. Sono donne che subiscono violenze su un piano fisico e simbolico, donne che decidono di varcare le aule dei tribunali con lo scopo di mettere in salvo se stesse e i loro figli.

“In una società che è rimasta volontariamente e consapevolmente chiusa per decenni, ogni piccolo raggio di emancipazione rischia di mettere tutto in discussione”

L’intero ricavato della giornata sarà devoluto alla Casa delle donne Lucha y Siesta, un luogo materiale e simbolico di autodeterminazione delle donne contro ogni discriminazione di genere.

Programma della giornata che si svolgerà il 24 novembre allo SCUP in v.della Stazione Tuscolana 84 prevede

– ore 17.00: La storia di Lea Garofalo

– ore 17.30: “Memoria, generi e violenza. La lotta alle mafie a partire dai corpi e dai sentimenti”.

Parteciperanno:

– Milena Gammaitoni, Prof.ssa Associata Sociologia Generale
presso l’Università di Roma Tre, Dipartimento di Scienze della Formazione

– Dina Lauricella, Giornalista e autrice del libro “Il codice del disonore. Donne che fanno tremare la ‘ndrangheta”

– Alessandra Romano, Segreteria Generale SPI CGIL Roma e Lazio

-Chiara Franceschini, Attivista della casa delle donne “Lucha y Siesta”

Modera: Francesca Salviani, Libera Roma

– ore 20:00:

-Musica e spettacolo. Liberando l’arte e la creatività, tantissime/i artiste/i del territorio, che parteciperanno al nostro contest, si esibiranno sul palco per presentare la loro composizione sul tema della giornata: la memoria e la violenza di genere.

-Cena dell’Hostaria agli Scuppiatti

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