“Volevo dire una cosa alla comunità LGBTQ+ in Italia. Siete i più coraggiosi, siete i più gentili, siete un’ispirazione e che succeda una cosa di questo genere dobbiamo gridare al disastro. Voi dovete invece essere protetti, a tutti i costi, come tutti gli esseri umani che vivono su questa Terra. Io continuerò a scrivere musica per voi, e, cosa più importante, cercherò di lottare per voi”.
Così Lady Gaga ospite in esclusiva tv a Che tempo che fa di Fabio Fazio su Rai3,ha mandato un messaggio ai senatori italiani che hanno affossato il DDL Zan. Un messaggio accorato a commento anche delle immagini di protesta delle piazze in Italia sulle note della sua “Born This Way”.
La popstar e premio Oscar ha vissuto un lungo weekend italiano, in occasione dell’attesa anteprima milanese del film House of Gucci, in cui veste i panni piuttosto complessi, ma superlussuosi, di Patrizia Reggiani Martinelli. Durante l’intervista, Lady Gaga ha detto la sua su diversi argomenti.
Sull’arte, per esempio.
“Quando ti occupi di arte, che sia musica o che sia fare l’attrice, entri in un luogo estremamente vulnerabile. Quando lavoro cerco sempre di arrivare fino in fondo e quello è il luogo più profondo all’interno di me stessa. Dove c’è la bambina che ero, la bambina che può sognare, la bambina che può lavorare duramente. Ho sempre voluto fare qualcosa con me stessa perché sono stata ispirata dalla mia famiglia a farlo. Non riesco neppure a credere a tutti i dischi che sono riuscita a fare. Ho cantato con Tony Bennett, un altro italo-americano, uno degli autori più grandi della storia”.
Il suo rapporto con l’immagine e il corpo, è un tema ricorrente per Lady Gaga e non poteva mancare di affrontarlo, raccontando:
“Avere coraggio può avere forme diverse. Non mi sono mai sentita bella, però l’arte mi fa sentire bella, la moda, la creatività, la fantasia; la tua fantasia ti permette di diventare chi vuoi. Ho dedicato tanto tempo recentemente all’Italia, sono stata qui a lungo. E forse è stato il momento in cui mi sono sentita in assoluto più bella in tutta la mia vita”.
Ormai non solo musicista capace di sfornare album da milioni di copie, ma anche attrice talentuosa, premiata al suo esordio sul grande schermo addirittura con la statuetta dell’ Academy. A Lady Gaga è stato chiesto del suo fulminante esordio cinematografico. E del particolare feeling con il suo partner sul set di “A star is born”, Bradley Cooper.
“Devo dire davvero grazie a Bradley Cooper. È davvero un regista bravissimo, è stata una persona fantastica con me, un bravissimo attore. Mi ha dato un’enorme opportunità con ‘A star is born’. E con Ally, il mio personaggio, si vede come sono io, un pezzo di me che la gente non aveva mai visto prima. L’amicizia tra noi due ha dato una spinta grandissima a quel film”.
Ovviamente Stephanie Germanotta non ha avuto che belle parole per l’esperienza che l’ha portata in questi mesi a girare nella terra d’origine della sua famiglia, l’Italia. A cui si è sempre detta molto legata. E infatti ha rivelato.
“Quando abbiamo girato ‘House of Gucci’ qui in Italia tutti i giorni mettevo i piedi sulla terra dove sono nati i miei antenati. Questa è la terra dei miei genitori, quindi, mi dicevo, devi lavorare bene, devi metterci il cuore!”.
Sul ruolo non proprio privo di controversie di Patrizia Reggiani in “House of Gucci”ha detto.
“Ho ricercato tantissimo le cose sul suo conto, come un giornalista, ho letto tantissimo su Patrizia Reggiani; tutti dicevano che era in cerca di denaro, che ha ucciso per motivi di denaro, che si è sposata per quello. (…) Mi sono resa conto che qui c’era una storia un pochino più complicata. Non sono d’accordo ovviamente con quello che ha fatto, io credo che sia colpevole. Volevo un personaggio che fosse una persona vera. Quello che ho scoperto è che lei ha fatto un errore davvero enorme. E penso che quell’errore sia stato fatto perché lei è stata così ferita tante volte nel corso del tempo. Penso che questo film in un certo senso sia una lezione, per tutti. Un messaggio a proposito della ricchezza e di avere privilegi. Tutti gli uomini continuavano a litigare e a lottare per questioni di soldi, per il nome Gucci, senza notare che lei stava pianificando un omicidio. Io ho fatto davvero del mio meglio. Ho lottato contro questa idea di dover essere un’assassina, ma allo stesso tempo ho deciso di essere una donna”.