I personaggi femminili creati da Irene Némirovsky e le loro storie in scena all’Altrove Teatro Studio con la piece Non so nemmeno se sono felice
“La bellezza è di tutti!”. Da martedì 19 a domenica 24 novembre torna la prosa dell’Altrove Teatro Studio con Non so nemmeno se sono felice adattamento e regia di Luca De Bei con Paola De Crescenzo, Aura Ghezzi, Roberta Infantino, e Carla Recupero.
Lo spettacolo, nato dal confronto di ognuna delle componenti del Gruppo Tapodes e dal desiderio reciproco di scoprire testi nuovi che rispecchiassero visioni e che permettessero alle attrici di cimentarsi come fautrici di un progetto teatrale nuovo, sarà in scena da martedì 19 a sabato 23 novembre alle ore 20, con replica pomeridiana finale domenica 24 novembre alle 17.
Anni ’30. La scrittrice Irene Némirovsky vive ormai a Parigi da alcuni anni, è diventata famosa grazie al suo romanzo “David Golder”, è felicemente sposata e madre di due bambine. Irène vive del suo lavoro, si interroga sull’alchimia della scrittura e sulla difficoltà di tradurre in linguaggio artistico le sfumature e i colori della vita.
Sulla scena prendono corpo i personaggi di Irene Némirovsky , tutti al femminile, con frammenti delle loro storie: una donna che vuole separarsi dal marito ma non riesce a lasciarlo, una ragazza ricca e viziata che vuole fuggire da una famiglia soffocante, una prostituta che si illude di trovare una soluzione al fallimento della sua vita, una “cocotte” che ritrova una figlia data a balia da bambina la quale vorrebbe seguire le orme della madre.
I racconti di queste donne si intersecano con la storia di quegli anni e con il vissuto di Irène: all’orizzonte si profila il pericolo di una nuova guerra e prendono forma le contraddizioni di una donna e di una scrittrice che si trova a dover affrontare l’ondata di antisemitismo che si abbatte sull’Europa e che inizia a creare problemi anche ad una celebre intellettuale come lei. Mentre continua a scrivere e a dar vita ai suoi personaggi, Irène è costretta ad interrogarsi sul destino che l’attende e che, inesorabile, si compirà.