visto indonesia

L’Indonesia, e in particolare la città di Bali, è considerata il paradiso terrestre per nomadi digitali, ossia i professionisti che lavorano da remoto e che si spostano nel mondo alla ricerca del luogo ideale in cui conciliare lavoro e benessere.
Molte nazioni si stanno muovendo per accogliere le persone che operano con il telelavoro e lo smart working, prevedendo anche delle leggi ad hoc. Secondo Eurofound, i nomadi digitali generano un mercato che vale 780 miliardi di euro all’anno e che può portare benefici all’economia di ogni paese.

Tra i paesi che si stanno muovendo per offrire ospitalità e servizi a chi si sposta in luoghi da sogno per lavorare, c’è anche l’Indonesia, che a partire da dicembre 2022 ha rilasciato un visto seconda casa che potrebbe essere molto allettante e attirare numerosi espatriati di altri paesi.


Come funziona il visto 10 anni in Indonesia


Il visto, “Second-Home Vista” è stato lanciato con un comunicato stampa a fine 2022. Promosso dalla Direzione Generale dell’Immigrazione e dal Ministero della Legge e dei Diritti Umani, è pensato per chi desidera stabilirsi a Bali o in generale in Indonesia in via quasi definitiva o comunque per diversi anni.
Per accedervi, è necessario avere con sé più di 130.000 dollari da depositare nelle Banche indonesiane. In rupie indonesiane sarebbero circa 2 miliardi. Con questo visto si possono svolgere varie attività commerciali, ma non è ancora del tutto chiaro nel dettaglio cosa veramente si può fare.
Per fare richiesta del visto Seconda Casa è inoltre obbligatorio avere questi documenti:

  • copia del passaporto con una validità di almeno 36 mesi;
  • fotografia recente a colori su fondo bianco;
  • curriculum vitae;
  • prova che attesti il possesso di un conto bancario straniero o di uno sponsor per l’importo previsto dalla legge, ossia 3 miliardi di rupie;

La novità, viste le incertezze applicative, non ha ancora preso molto piede. Si attendono infatti le modifiche per renderlo più chiaro. In alternativa si possono richiedere altri tipi di permessi per restare più giorni in Indonesia, o addirittura mesi.

Visto Bali211 per restare 6 mesi in Indonesia


Per restare in Indonesia per un periodo più lungo rispetto ai 30 giorni previsti dal permesso turistico, si può scegliere il visto Bali211a, l’alternativa ideale al visto Seconda Casa ancora in fase di definizione. Questa tipologia di visto è un permesso elettronico che va compilato online e che permette di restare a Bali per 60 giorni e poi rinnovare per altre due volte, riuscendo così a prolungare la permanenza fino a 6 mesi. Onde evitare problemi con i voli o con il bagaglio, se si viaggia spesso è sempre consigliata un’assicurazione annuale che copra anche la cancellazione del viaggio, con l’obiettivo di potersi muovere in libertà e avere sempre un’assistenza per la gestione di inconvenienti.

Prima di richiedere il visto B211 è importante sapere due cose: il visto va richiesto prima di lasciare il proprio Paese, così si possono pianificare il viaggio, il volo e la sistemazione con maggiore sicurezza; il visto vale per un singolo ingresso, quindi se prima di rinnovare lasci il paese, il visto non è più valido e, dopo 180, il visto potrebbe non essere più esentasse e si sarebbe costretti a versare le tasse in Indonesia.
I requisiti per ottenere il rilascio del visto Bali211a sono:

  • passaporto con una validità di almeno 12 mesi;
  • vaccinazione contro il Covid-19.

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