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Guida alle vacanze in montagna con i bambini.

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vacanze in motagna

Le vacanze in montagna stanno diventando una meta sempre più ambita dalle famiglie con i bambini. Qui tanti consigli utili.

Le vacanze estive in montagna con i bambini sono sinonimo di natura, avventura ed esplorazione.

Montagne a perdita d’occhio, parchi naturalistici, foreste, verdi vallate, ruscelli, sorgenti, laghi e pascoli d’alta quota, ma anche malghe e rifugi in cui prendere il sole, rifocillarsi o respirare aria pura dopo una lunga passeggiata. Le vacanze in montagna sono questo e molto altro.

Dalle montagne dell’Abruzzo alle imponenti vette delle Dolomiti, le località montane stanno diventando una meta sempre più ambita e apprezzata dalle famiglie per le sue bellezze naturali e le infinite possibilità di svago e i benefici.

Ma come prepararsi a una vacanza in montagna con i bambini? Come proteggerli dal sole? Cosa mettere in valigia? Che precauzioni prendere?

Se quest’estate progettate le vacanze in montagna con i bambini, ma non sapete bene cosa aspettarvi, ecco qualche consiglio utile per un po’ di sano relax all’aria aperta senza pensieri.

In montagna: l’altitudine giusta

L’altitudine in montagna gioca un ruolo importante e, nella scelta della meta vacanziera, va considerata anche in relazione all’età dei bambini.

Per vacanze in montagna si intendono soggiorni in località ad una altitudine che va dai 1500 ai 2000 metri. Dai 2500 metri di altitudine si parla invece di alta montagna.

Ma quale quota si può raggiungere? Che precauzioni prendere? E quanto soggiornare?

Nei piccoli il meccanismo del controllo respiratorio è ancora acerbo: per questo motivo i neonati al di sotto dell’anno di età non dovrebbero mai superare i 1200 metri di altitudine, mentre fino ai 2 anni di età si sconsiglia di soggiornare per lungo tempo oltre i 2000- 2500 metri di quota.

Inoltre, le brusche variazioni di quota possono creare non pochi problemi, specialmente ai bambini che devono avere il tempo di abituarsi progressivamente alla nuova altitudine.

Salire o scendere di quota troppo velocemente può creare anche problemi di riequilibrio della pressione fra orecchio medio ed esterno, con conseguente dolore e trauma al timpano.

Per questo motivo, se si è scelta la montagna per le vacanze estive in famiglia, si consiglia di programmare un soggiorno di almeno una settimana così da non stressare l’organismo dei bambini piccoli con continui cambiamenti di altitudine.

Se è vero poi che ogni bambino reagisce agli sbalzi di altitudine in modo diverso, i piccoli che soffrono la variazione di quota possono manifestare mal di orecchie, irritabilità o pianto nervoso.

Ad esempio, viaggiando in automobile con i bambini, è possibile ovviare al problema semplicemente pianificando brevi soste che permettano al fisico di tollerare meglio lo sbalzo di pressione e abituarsi in modo dolce e graduale al cambiamento di pressione.

In montagna: cosa mettere in valigia

La montagna vi aspetta ma i bagagli non sono ancora pronti e la variabilità del meteo è sempre in agguato. Come vestire i bambini? Cosa non dimenticare? Qui le cose indispensabili da mettere in valigia per le vacanze in montagna con i bambini.

  • Rispetto al mare, il tempo in montagna è più variabile e nell’arco di una giornata si può passare da acquazzoni a schiarite repentine. Anche la temperatura potrebbe scendere o salire di diversi gradi. La regola d’oro in questi casi è vestirsi a strati, prediligendo pochi capi d’abbigliamento tecnico, comodi e resistenti, sia leggeri che pesanti. Si a: magliette di cotone a maniche sia lunghe che corte, canotte per il giorno e felpe, pile o maglioncini di lana per la sera. Non dimenticate poi calzini di spugna, jeans e pantaloncini o, se ne avete, pantaloni da escursione modulabili, che con una zip da lunghi diventano corti. Considerando una settimana di vacanza per i bambini sarà sufficiente portare 3/4 paia di pantaloni lunghi a scelta tra jeans e pantaloni della tuta e 4 paia di pantaloncini.
  • Non fatevi cogliere alla sprovvista da raffiche di vento o pioggia. Non partite senza una mantellina impermeabile, giacche a vento o k-way.
  • In montagna si cammina molto. Oltre a sneakers, scarpe in tela o sandali, per le lunghe passeggiate è indispensabile portare un buon paio di scarpe da trekking con suola spessa, antiscivolo e traspiranti. Vi consigliamo di sceglierne un paio di una misura più grande, da indossare con spessi calzini di spugna. Se dovete acquistarne di nuovi e avete intenzione di affrontare percorsi con salite e discese, i modelli alti alla caviglia vi aiuteranno a prevenire dolorose storte.
  • Costume e cuffia per entrare in spa o per un bel bagno al lago
  • asciugamano in microfibra per tamponare il sudore o asciugarsi dopo aver messo a mollo i piedi in un ruscello
  • Protezione solare e cappellini
  • almeno una borraccia per l’acqua.
  • pomata/farmaco per punture di insetti, come zanzare e vespe
  • zaino per le lunghe passeggiate
  • marsupio ergonomico omologato per trasportare agevolmente i bambini piccoli
  • kit di pronto soccorso (se ne trovano in farmacia a prezzi modici)

In montagna: proteggersi dal sole

In montagna la potenza dei raggi UV aumenta del 15% ogni mille metri di altitudine. Più si sale di quota e l’aria si fa tersa e rarefatta, meno radiazioni vengono assorbite, anche in presenza di nuvole.

In montagna, come al mare, non si può perciò prescindere dal proteggere gli occhi e la pelle delicata dei bambini dal sole.

Ecco poche e semplici precauzioni per prevenire ustioni e fastidiose congiuntiviti durante le vacanze estive in montagna con i bambini:

  • applicare più volte al giorno su viso e parti scoperte del corpo una crema protettiva con un fattore di protezione non inferiore a 50+
  • proteggere con stick solari ad alto fattore di protezione le parti più delicate come occhi, labbra e naso
  • usare un buon paio di occhiali da sole a protezione degli occhi
  • proteggere la testa e le orecchie con un cappellino a falde larghe, soprattutto nelle ore più calde e durante le passeggiate in bicicletta o il trekking
  • portare sempre con sé una borraccia d’acqua

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