Tre generazioni di imprenditrici raccontano come hanno mantenuto la famiglia e il territorio al centro del loro successo internazionale. Tra visioni innovative, premi Nobel e balli tra amici
Il 75% del personale della distilleria Nonino è composto da donne. E non potrebbe essere altrimenti in un’azienda che da anni valorizza il lavoro femminile in un settore tipicamente maschile. Fu Gianola, moglie di Benito Nonino, a coinvolgere le lavoratrici negli anni 60 andando a parlare con loro, premiandole e incoraggiandole a non rimanere nell’ombra. Una forza impetuosa rimasta intatta ancora oggi. La signora Gianola, sua figlia Cristina e la nipote Francesca si sono raccontate alla giornalista Elvira Serra durante la nona edizione de “Il Tempo delle donne”, il ciclo di incontri del Corriere della Sera, nato da un’idea de La 27ora.
La grappa è femmina: le “ragazze Nonino” tra cultura contadina e prodotti innovativi
Una storia di famiglia ma anche di una cultura, quella friulana, fatta di duro lavoro e rispetto del territorio per arrivare all’eccellenza del Made in Italy. La passione, la tenacia e l’intuito delle Nonino hanno portato l’azienda a conquistare riconoscimenti in tutto il mondo, tra cui quello di “Migliore distilleria del mondo” ricevuto a San Francisco nel 2019. Sul palco della Triennale di Milano, la signora Gianola, classe 1938, che da ragazza guidava il trattore e contrattava il prezzo dell’uva direttamente con i vignaioli, rivive gli scontri e le sfide affrontate sin dal 1984 per ottenere leggi più trasparenti a tutela di tutta la categoria.
Con un’energia e un’intraprendenza invidiabili, trasmesse alle sue tre figlie Cristina, Betty e Antonella e alla nipote Francesca, la sesta generazione Nonino. Cristina, mastro distillatore, con entusiasmo parla di come innovazione e sperimentazione siano una costante per la loro azienda per andare “oltre” la tradizionale grappa. ”Così abbiamo creato prodotti unici al mondo, come il primo distillato di puro zenzero, sempre con metodo artigianale”. Sua figlia Francesca, facendo eco alle parole di sua nonna e sua madre, afferma senza dubbi: “La grappa è femmina!”. Si occupa dei mercati esteri e della comunicazione aziendale sul web ed è il volto giovane dell’azienda.
Con 17 mila follower su Instagram, è considerata “l’influencer della grappa”. Lo scopo è avvicinare i più giovani ad un distillato che può essere utilizzato per cocktail e aperitivi.
Il Premio Nonino: dalla valorizzazione dei vitigni locali ai premi Nobel
Dal 1975 la famiglia Nonino istituì un premio destinato agli operatori locali che contribuivano alla tutela dei vitigni autoctoni in via d’estinzione. Col tempo il riconoscimento si è ampliato in ambito culturale: nel palmares ben cinque futuri premi Nobel e personaggi femminili di livello come la direttrice del CERN di Ginevra, Fabiola Gianotti.
Negli anni queste personalità di spicco sono diventati amici di famiglia, contagiati dal calore e dall’entusiasmo della famiglia Nonino. “Le cerimonie di premiazioni ogni anno diventano momenti di condivisioni e confronto, una festa in cui si sta insieme, si brinda e soprattutto si balla!” dice Cristina.
Quando le chiediamo come può una donna conquistare ruolo importante in un’azienda, conciliando il lavoro con gli impegni familiari, ci risponde: “Io sono stata fortunata a nascere in una famiglia di imprenditori. Io dico sempre che noi sorelle siamo delle sopravvissute! Non è stato facile ritagliarmi uno spazio a fronte di personalità forti come quelle dei miei genitori. Ma io non ho mollato mai e ho studiato molto. Credo che la tenacia, abbinata ad una solida preparazione, sia un’ottima base per emergere in ambito professionale, anche in un ambiente a prevalenza maschile.”
