vivienne westwood

80 anni vissuti nel segno della rivolta, della voglia di mettere a soqquadro le cose e di mescolare le carte per ricominciare di nuovo. Sono gli ottant’anni che oggi compie Vievienne Westwood.

Un nome leggendario nel mondo della moda e della cultura. Questa signora che tutt’ora si dedica prevalentemente alla rivolta, negli ultimi anni soprattutto di segno ecologista, non è solo una delle stiliste più influenti del mondo, ma è stata colei che si è inventata la controcultura più esplosiva che il mondo ricordi, quella del punk.

Vivienne Westwood nasce in piena seconda guerra mondiale nella campagna inglese. I suoi primi anni sono all’insegna delle difficoltà e del ‘tirare la cinghia’. Un imprinting che si porterà sempre dietro, e da cui forse deriva il suo incredibile talento nel riciclo di materiali e nell’uso alternativo dei capi.

Una volta cresciuta, la giovane Vivienne Westwood non può che finire nella grande Londra. Pur amando molto l’arte, abbandona gli studi prima del tempo per guadagnarsi un onesto stipendio da insegnante che le consente di vivere dignitosamente. Ma la sua passione per la moda e le creazioni la accompagnano anche in quel breve periodo. A scuola in settimana, a Portobello road nel weekend, per vendere i suoi gioielli artigianali fatti a mano. E’ proprio lì che fa l’incontro che le cambierà la vita, quello con Malcom McLaren, con cui inizierà una relazione che si rivelerà prolifica, non solo per i diretti interessati, ma per tutta la cultura occidentale tra la gli anni ’70 e ’80.

Vivienne Westwood, il punk e oltre

Inisieme, Vivienne e Malcom aprono il loro negozio a Kings Cross che all’inizio si chiama Let’s Rock, poi Too fast to live, too young to die e,infine, semplicemente Sex.

Negli anni, insieme al nome del negozio, si evolve lo stile dei capi creati da Vivienne. Dai pezzi in stile rockrs, al grande scompiglio punk tra silicone, borchie, spille da balia, e soprattutto le iconiche e spudorate t-shirt.

Sex non è solo un negozio di abbigliamento ma il quartier generale di una rivoluzione. Il posto dove si prepara il cocktail di rabbia, beffa, nichilismo, anarchia che diventa la grande esplosione del punk. Un fuoco che divampa grazie alla miccia sapientemente accesa da Malcolm McLaren e Vivienne Westwood. Lui è il manager, l’uomo che letteralmente si inventa i Sex Pistols e con loro la musica punk. Lei è una visionaria, dotata di idee, audacia e talento. E animata da uno spirito di ribellione che la porta a sintetizzare così il suo lavoro.

“L’unico motivo per cui sono nella moda, è per distruggere la parola conformità”.

Una missione che si può dire senz’altro compiuta, e che a tutt’oggi è il mantra del suo brand e più ancora della sua esistenza.

Il punk è una stagione gloriosa e folle, che come tutte le stagioni gloriose si spegne presto, bruciata dal suo stesso fuoco.

Ma se c’è qualcuno a cui si può accostare la frase “Punk’s not dead”, quella persona è sicuramente Vivienne Westwood. Che continua, nei decenni successivi ad alimentare la sua gloria. Finita la stagione folle e spericolata degli anni’70, la creatività di Vivienne le fa mettere la firma su un’altra rivoluzione estetica, strettamente legata al mondo della musica. E’ così, che agli albori degli anni ’80 Vivienne Westwood si inventa lo stile pirata dettando una linea estetica per tutte le star del new romantic: dai Depeche Mode ai Roxy Music, dai Queen agli Spandau Ballet ai Duran Duran, in tanti si faranno sedurre da corsetti e crinoline riportati in auge e, ovviamente, ‘rivisti’ in puro stile Westwood.

Anche i ruggenti anni ’80 passano, ma, ormai lo sappiamo, Vivienne Westwood resta. Anzi, è proprio negli anni successivi che il suo brand assume una dimensione maggiore, e viene sempre più considerato iconico da pubblico e critica. Basti pensare che quando una influencer ante literam e faro di stile degli anni ’00, Carrie Bradshaw di Sex and The City arriva finalmente all’altare,  per le sue nozze sceglie proprio una creazione di Vivienne Westwood. Un’ulteriore consacrazione pop per una donna straordinariamente rock.

Che rock lo è sempre, non solo quando crea. Lo è quando si reca alla cerimonia di un’onoreficienza da parte della Regina Elisabetta e si presenta senza biancheria intima, dandone prova posando a gonna alzata davanti ai fotografi. Lo è quando, ormai ‘in età’, si sposa un collaboratore di 25 anni più giovane, che poi diventerà il suo braccio destro. E lo è nel suo inesauribile impegno degli ultimi anni a difesa dell’ambiente.

Oggi Vivienne Westwood compie 80 anni, ma chi lo immaginerebbe mai non sapendolo?

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