Nella Giornata Internazionale delle persone con DisabilitàGiusy Versace questa sarà in diretta, dalle ore 19 sulla propria pagina Facebook. Per una tavola rotonda virtuale dal titolo “Dal sogno alla realtà“. Interverranno il presidente del CONI Giovanni Malagò, il presidente del CIP Luca Pancalli, gli atleti paralimpici Francesca PorcellatoAnnalisa MinettiOney Tapia, Oxana Corso, Marco Iannuzzi, Giulia Ghiretti, Piero Dainese (Obiettivo 3) e il tecnico nazionale Fidal Andrea Giannini.

La tavola sarà moderata dal giornalista Claudio Arrigoni e l’approfondimento verterà sulla proposta di legge che spalanca le porte dei gruppi sportivi agli atleti paralimpici. Un testo di cui Giusy Versace è prima firmataria. La proposta di legge è stata inserita in uno dei cinque decreti legislativi della Riforma dello Sport recentemente approvati dal Consiglio dei Ministri.

“Stasera in occasione della Giornata Internazionale delle persone con disabilità, voglio raccontare esattamente cosa cambierà con questa legge.” Spiega Giusy Versace. ” Illustrare tutti i passaggi di questo percorso, raccogliere le voci degli atleti. E commentare questo storico traguardo con i presidenti del CONI e del CIP Giovanni Malagò e Luca Pancalli”.

Oltre a questo appuntamento, oggi Giusy Versace sarà anche ospite in molti spazi radiofonici, televisivi e dirette sui social. Per parlare di questa importante giornata istituita nel 1981 dall’Assemblea generale dell’ONU per promuovere l’inclusione delle persone con disabilità e combattere ogni forma di discriminazione.

“Oggi si accende un faro sui diritti delle persone con disabilità.” Sottolinea Giusy Versace. “Il mio auspicio è che tutti si impegnino affinché questo faro resti sempre accesso. L’Italia è stata, certamente, uno dei primi paesi a sottoscrivere la Convenzione ONU. Ma c’è ancora molto da fare, soprattutto dal punto di vista culturale, per contrastare ogni forma di discriminazione.

“Le barriere da abbattere sono ancora tante.” Continua Giusy Versace “E non solo architettoniche. Ad esempio, non posso sopportare che nel 2020 lo sport sia ancora considerato un lusso e non un diritto come dovrebbe essere. Molte persone con disabilità non posso accedere a protesi ed ausili di tecnologia avanzata che, oltre a permettere la pratica sportiva, consentono di ottenere una maggiore autonomia e una migliore qualità di vita. Anche questo è uno dei motivi per cui ho prestato il mio volto alla politica. E, un’altra battaglia che sto portando avanti in Parlamento, è l’aggiornamento del Nomenclatore Tariffario del Servizio Sanitario Nazionale che ad oggi, purtroppo, concede solo ausili obsoleti. Una piccola luce si è accesa lo scorso luglio con l’ approvazione della mia richiesta di istituire un fondo sperimentale. Un fondo di 5 milioni di euro, che a breve sarà disponibile, per l’erogazione di ausili e protesi di tecnologia avanzata. Se vogliamo davvero un cambio culturale, dobbiamo comprendere che le persone con disabilità chiedono solo il rispetto dei propri diritti. E l’opportunità di sentirsi utili alla società.

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