Oggi è la Giornata Mondiale delle Emoji: ecco curiosità e segreti delle faccine che arricchiscono le nostre chat
La ricorrenza che mancava! Oggi, 17 luglio, è il World Emoji Day, la giornata mondiale dedicata alle emoji.
Le famose faccine che hanno invaso il nostro immaginario e cambiato il nostro modo di comunicare, oggi hanno una giornata dedicata.
Ma come nascono le emoji e perché hanno così tanto successo?
Questi simboli che sintetizzano le nostre emozioni sono nati in Giappone negli anni 90, quando iniziano ad essere utilizzati sia nelle email che negli SMS. Ricordate? Erano i messaggini di testo dei primi cellulari che ancora non si erano mutati in smartphone e, per esprimere le nostre emozioni ,accompagnavamo già i testi con una combinazione di simboli di punteggiatura da cui sono poi derivate le attuali ‘faccine’. Lo smile, per esempio, lo facevamo così :). Parliamo del giurassico, certo. Molta acqua sotto i ponti è passata e oggi quei segni grafici rudimentali sono diventati disegni ben più espressivi e disponibili su ogni apparecchio che vada su internet: smatphon, pc, tablet e via elencando.
Un messaggino ormai sembra incompleto senza una faccina che traduca graficamente le emozioni che lo accompagnano.
Le emoji hanno talmente cambiato il nostro modo di comunicare che sono diventate addirittura oggetto di studi scientifici.
La psicologa Linda Kaye, dell’università britannica di Edge Hill, per esempio ha condotto uno studio su come le emoticon che usiamo rispecchino la nostra personalità. Non solo. Essendo le emoji specchio delle emozioni che vogliamo comunicare, le faccine che usiamo in una conversazione online condizioneranno anche la percezione che gli altri hanno di noi, come avviene attraverso tutti gli altri strumenti che abbiamo a disposizione per relazionarci con gli altri: parlato, scritto, linguaggio del corpo, e ora anche faccine!
Ma qual è il segreto del successo planetario di questa nuova forma di comunicazione?
Spiegano gli psicologi che quella delle emoji è una comunicazione di tipo visivo che arriva immediatamente a quelle aree del cervello che si apre all’immaginario esperienziale e crea una vicinanza emotiva più forte delle parole.
Le emoji disponibili per arricchire le nostre chat e dare maggiore forza emotiva ai nostri messaggi ormai sono tantissime, ma secondo le statistiche la maggior parte di noi ne usa solo una minima parte. In particolare ricorriamo più spesso alle faccine per descrivere emozioni positive: la più usata in assoluto sarebbe la faccina che ride con le lacrime, a seguire il classico smile e al terzo posto la faccina con gli occhi a cuoricino.