Giorgia 50 anni
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Compie 50 anni Giorgia, la voce italiana più bella della sua generazione.

Romana, monteverdina, con un’anima blues che coltiva sin da giovanissima quando si esibisce per i locali della città con gli Io vorrei la pelle nera, la band guidata dal padre, Giulio Todrani. Giorgia è una delle artiste più seguite e ammirate dal pubblico.

Gli esordi

Il suo esordio sul palco di Sanremo, nel 1994 tra le nuove proposte, la proietta subito nell’Olimpo della musica italiana. Non è difficile accorgersi già dalle prime note della sua struggente E Poi, che sul palco dell’Ariston sta nascendo una stella.

In molti si innamorano sin da subito di questa voce prodigiosa, potente e cristallina al tempo stesso che esce miracolosamente da uno scricciolo di ragazza che, come inizia a cantare, diventa una vera gigantessa.

Si sprecano i paragoni illustri. Lei, dichiara immediatamente il suo amore assoluto per la musica black, quella più calda e avvolgente, quella di Ella, Aretha, Nina e via elencando icone.

L’anno dopo il suo esordio tra i ‘giovani’, Giorgia si divora anche i ‘non giovani’ e vince a mani basse con un’altra hit in cui la sua voce da corpo all’essenza dell’amore danzando tra le note. Come saprei gliela scrive, tra gli altri, Eros Ramazzotti, solo una delle innumerevoli prestigiose collaborazioni, nazionali e internazionali, che segneranno la sua carriera. E’ la sua consacrazione.

L’anno dopo, Giorgia torna a Sanremo e arriva terza con l’ennesima hit, Strano il mio destino. Ormai è lanciata, big tra i big.

Giorgia, 50 anni: i successi e i dolori

La sua carriera vola e segue le pieghe della sua vita. Dagli esordi con le melodie struggenti e i testi intensissimi, alle canzoni più solari, aperte, vitalissime.

Mangio troppa cioccolata segna una collaborazione felice con un altro italiano dall’anima nera, Pino Daniele,

Girasole, un inno all’amore felice che colora la vita, la scrive quando si innamora di un’altra straordinaria voce, quella di Alex Baroni con cui condivide vita e arte.

Nel 2001 torna a Sanremo con un altro brano straordinario, Di sole e d’azzurro, che arriva secondo e lancia un disco, Senza Ali, che è un grande progetto internazionale realizzato con nomi come Herbie Hangcok, Ricky Peterson e Zucchero Fornaciari.

La morte precoce e ingiusta di quel compagno talentuoso, si abbatte ovviamente non solo sulla vita privata ma anche sul percorso artistico di Giorgia, che torna a mettere la sua straordinaria voce a disposizione della ricerca interiore, del confronto con la parte più difficile e inaccettabile della vita, di cui è specchio la canzone Marzo. E, più tardi la struggente Gocce di Memoria, scritta per il film La Finestra di Fronte di Ferzan Ozpetek che le porta Nastro d’Argento e David di Donatello.

La carriera di Giorgia continua macinando successi su successi ed emerge sempre di più la sua vena di black che la porta a spaziare sempre più dal soul al rytm&blues alla disco. D’altronde, con quella voce, la cantante romana, può fare davvero ciò che vuole.

Giorgia è una musicista di caratura internazionale, che non ha paura di sperimentare ed esplorare le infinite possibilità della sua straordinaria voce. Ed è anche un’artista che non si risparmia e mette spesso la sua faccia e il suo nome per le causa in cui crede, a iniziare da quella ecologista e da quella delle donne.

Nel frattempo, anche i pezzi della sua vita si ricompongono quando sulla sua strada incontra un’altra anima affine: Emanuel Lo. Con lui inizia l’amore, e il sodalizio artistico ed esistenziale che dura e va a gonfie vele a tutt’oggi e che 11 anni ha portato anche alla nascita del figlio Samuel.

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