giada curti

Giada Curti presenta la nuova collezione primavera/estate ad AltaRoma: abiti ispirati al film L’Amante con tutte le suggestioni dell’oriente e di una grande passione

Il suono di una cascata scrosciante, il cinguettio degli uccelli e tutta la musica di una natura lussureggiante e ancora intatta. Poi, complimenti e frasi d’amore, e infine la melodia raffinata di Chopin che riempie il salone dell’ Hotel St Regis. Partiamo dal sottofondo di suoni per raccontare la bellissima sfilata di AltaRoma firmata Giada Curti che, per la nuova collezione ha scelto le tante suggestioni di un film indimenticabile, come il libro da cui è tratto, L’Amante che è la storia di un amore proibito tra una quindicenne francese e un ricco trentenne francese nell’Indocina degli anni ’30.

La creatività di Giada Curti attinge a piene mani a un pozzo di ispirazione che riversa nei suoi abiti le contaminazione di una storia d’amore che unisce occidente e oriente. I kimoni e le sete tipici della tradizione orientale, si sposano all’abilità sartoriale, alle stampe e allo stile europeo. La donna di Giada Curti è sognante ed intensa, proprio come quella ragazzina con le treccine che brucia di passione ha in sè ingenuità e forza e si fa guidare da un sogno esotico che la porta a scoprire una femminilità multiforme. La donna di Giada Curti è annunciata dal fruscio delle ampie, meravigliose, romantiche gonne, così distintive del brand. Si muove filiforme e vaporosa, con lunghi abiti di seta lasciati a svolazzare sul suo corpo tra spacchi e scollature o vestiti più strutturati arricchiti di sbuffi e palloncini e stretti in vita da cinte rigide ed enormi fiocchi. La sera poi, spazio alla luce, perchè la donna di Giada Curti brilla di sè, ma anche di paillettes argentate e tessuti dorati.

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