Franca Fendi si racconta in un libro. La terza delle cinque sorelle dell’alta moda, racconta in “Sei Con me”, edito da Rizzoli, la sua storia di amore, famiglia, fatiche, dolori, felicità e successi.
Franca Fendi nel libro “Sei con me”, edito da Rizzoli,ha deciso di raccontare la sua vita. Scritto da una romanziera, Simona Sparaco, il volume è incentrato soprattutto sulla storia personale della signora Fendi, a cui ovviamente è legata a doppio filo quella aziendale, e anche quella dell’Italia che cambia.
Ma non vi aspettate un libro pieno di aneddoti glamour dalle sfavillanti quinte dell’alta moda, di segreti di un’impresa famigliare che, partendo da via Borgognona, ha conquistato il mondo.
Qui, il centro, è una grande storia d’amore, quella di Franca donna, moglie, madre,nonna e del suo compagno di una vita, Luigi Formilli, a cui la protagonista sempre si rivolge.
Eppure, a dire Fendi, non si può non pensare alle cinque F, e non è un caso che, alla presentazione del libro, la prima lettura che l’attrice Laura Lattuada fa, è quella delle pagine che raccontano delle “cinque dita di una mano”, così come vedeva e come le aveva cresciute l’energica mamma Adele, quelle che poi sarebbero diventate le cinque sorelle dell’Alta Moda.
Ma quello che vuole raccontare Franca Fendi, è sopratutto uno spaccato di vita famigliare. Un lungo omaggio alla memoria del marito e anche a quello che la famiglia è stata in questa vita lunga e straordinaria: fonte di successo, gioie e certo, anche momenti difficili e dolori. Spiega la signora Fendi
“Con questo libro vorrei poter dare a un po’ di luce, di speranza, a persone che si trovano a vivere grandi dolori, ma anche a persone che si ritrovano ad essere poco complici nella quotidianità e invece è importante andare avanti insieme, tenendo sempre in conto, e in rispetto l’altro.”
Ed ecco il motivo del libro, tutto incentrato su quel ‘muro d’amore’, che Franca ha conosciuto prima nella famiglia d’origine, e poi ha voluto trasmettere con tutta la sua forza a figli e nipoti.
“Amarsi è fondamentale ma poi, per andare avanti nella quotidianità, ci vuole anche un grande sforzo di volontà. Luigi ha sempre tenuto, e io con lui, pur lavorando, a riuscire a ritagliarci durante la giornata, il momento per ritrovarci a tavola insieme ai nostri figli. Lui diceva, ed è vero: ‘a tavola si vede tutto’.A tavola si trasmette ai figli l’amore, l’attenzione, ci si accorge se c’è qualcosa che non va, ci si può parlare, ci si può riconoscere come ‘famiglia”
E’ la Franca Fendi moglie, madre e nonna a parlare, raccontando come, nonostante tutto il lavoro, riusciva, spronata dal marito, ad essere tutte queste cose, di certo, correndo e faticando.
” Andavo al lavoro in autobus, tornavo a pranzo, ripartivo. Io i miei figli li ho allattati tutti sull’autobus, poi quando tornavo, li trovavo sempre che dormivano: erano sereni, stavo andando bene.”
E oltre alle fatiche, non mancano i ricordi delle difficoltà e dei dolori nel libro di Franca Fendi, tutti combattuti con l’arma dell’amore. A iniziare dalla malattia del marito, a cui la moglie fece il dono di un rene.
Oggi, quella storia d’amore iniziata nel 1950 sulla spiaggia di Ostia, e mai finita, si riflette nello squadrone di nipoti che scortano la nonna. Nove ragazzi, di certo privilegiati e fortunati, a cui si è pensato già da piccoli in casa di Franca Fendi e Luigi Formilli, quando i due nonni così ne ragionavano
” Luigi mi diceva ‘devono costruire da subito un muro d’amore, devi farli crescere insieme, mandarli alla stessa scuola, devono costruirsi un muro d’amore, altrimenti da grandi non sapranno nemmeno chi sono.’ E questo è verissimo. Oggi questi ragazzi si amano tantissimo, e sono forti insieme, e questo dovrebbe accadere in tutte le famiglie, perchè la famiglia rimane, per tutti noi, la nostra prima forza.”
Tutto il libro, è percorso da un unico sentimento: l’amore, e l’avventura di una donna che ad esso si affida. Sullo sfondo scorrono le vicende dell’ Italia, dalla guerra, al dopoguerra, agli anni ruggenti, fino ad oggi. E ovviamente, le vicende, esaltanti di un’azienda, nata anch’essa da legami d’amore: il lavoro, i primi successi, l’incontro, fatale, con Karl Lagerfeld, fino alla malinconia della cessione al colosso del lusso LMVH.
Una lunga cavalcata romantica.