Per la Festa della donna, domenica 8 marzo 2020, al MAXXI biglietto speciale a 8€ per tutte le donne e full immersion nella creatività al femminile
Le mani in preghiera di Shirin Neshat, l’installazione interattiva di Yoko Ono, il mandala un po’ sacro e un po’ pop di Kimsooja, le fotografie-performance di Elisabetta Catalano, la fontana che crea comunità di Margherita Moscardini.
L’ 8 marzo, festa della donna, al MAXXI è protagonista la creatività femminile, con un biglietto speciale di 8 Euro (anziché 12) per tutte le visitatrici del museo.
Tante le artiste le cui opere sono esposte nella mostra della materia spirituale dell’arte, la collettiva che eplora un’esigenza universale come quella della spiritualità, ora più forte che mai: si entra in mostra attraverso la grande tenda rossa con la scritta Tutto di Matilde Cassani, metafora di una soglia da varcare; migliaia di francobolli provenienti da tutto il mondo riproducono il pavimento musivo della Basilica di San Marco nelll’installazione Greetings from Venice di Elisabetta Di Maggio, invito all’apertura e all’accoglienza, come pure le mani in preghiera che lentamente si aprono e si offrono, con impressi versi di antiche poesie persiane, della serie fotografica Offerings di Shirin Neshat. L’installazione interattiva Add color (Refugee Boat) di Yoko Ono, dove ha lasciato il suo segno anche il Segretario Generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, invita lo spettatore a disegnare. Haris Epaminionda ha creato con Untitled #13 t/g un ambiente geometrico quasi metafisico, il Mandala di Kimsooja unisce tradizione e modernità, canti tibetani in un’immagine da jukebox, mentre uno sciacallo dallo sguardo inquietante, animale sacro dell’iconografia egiziana, volge lentamente la testa verso l’osservatore nella bellissima opera Nilus di Michal Rovner.
I lavori di quatro interessantissime artiste italiane sono esposti in REAL_ITALY, la mostra con le opere vincitrici delle prime due edizioni 2017 dell’Italian Council, il programma dedicato alla promozione dell’arte contemporanea in Italia e all’estero ideato dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del MiBACT. Ispirata ai caratteri formali del lavoro di Carlo Mollino, l’installazione CARTABURRO di Anna Franceschini esplora le implicazioni psicologiche e sociali dello sguardo dell’architetto torinese sul corpo femminile. Come diventare un partigiano di Alice Gosti, danzatrice e coreografa di formazione, racconta attraverso gli elementi presenti in mostra la sua performance sulla Resistenza Partigiana. Il progetto The Fountains of Za’atari di Margherita Moscardini esplora una diversa e possibile idea di comunità e cittadinanza nei campi profughi, attraverso un dispositivo di vendita di modelli di cortile con fontana ispirati a quelli presenti nel campo di Al Za’atari in Giordania. Il Pensiero che non diventa Azione avvelena l’Anima di Eva Frapiccini è un archivio in continuo divenire in cui l’artista indaga la dimensione intima del lavoro di magistrati, giornalisti, sindacalisti, polizia nel far fronte alle mafie.
E poi le strordinarie fotografie di Elisabetta Catalano, dedicato alle performance di Joseph Beuys, Fabio Mauri, Vettor Pisani e Cesare Tacchi.
Le visitatrici e i visitatori del Museo potranno inoltre visitare la restrospettiva Gio Ponti. Amare l’Architettura, l’installazione del designer Konstantin Grcic L’Immaginazione al potere e, nello Spazio Extra MAXXI con un biglietto dedicato, Altan. Pimpa, Cipputi e altri pensatori.