In questa calda e difficile estate 2020, sempre più famiglie si ritrovano a combattere difficioltà economiche e a dover rinunciare anche solo a qualche giorno di vacanza. A lanciare l’allarme è un’organizzazione che ha un osservatorio privilegiato sulle fasce di popolazione più sofferenti, in quanto sempre presente sui territori per agire contro il rischio povertà in tutte le sue diverse declinazioni.
“Una larga fascia della popolazione non potrà permettersi le vacanze, ma non solo. E’ quanto emerge dai dati raccolti dalle ACLI di Roma attraverso le diverse attività messe in campo fin dai primi momenti dell’emergenza sanitaria. Dal segretariato sociale, agli sportelli di ascolto psicologico fino alle attività di reperimento e consegna di pacchi alimentari e kit sanitari. Il dato principale che trova conferma anche nell‘indagine condotta dalla Banca d’Italia, è che la crisi Covid-19 ha ridotto il reddito di oltre la metà degli italiani e dei romani e, quindi, un terzo delle famiglie non andrà in vacanza, anche perché ha risparmi per andare avanti solo per altri tre mesi, mentre il 40% dei nuclei è in difficoltà con le rate del mutuo, e quasi il 60% ritiene che anche quando l’epidemia sarà terminata le proprie spese per viaggi, vacanze, ristoranti, cinema e teatri saranno comunque inferiori a quelle pre-crisi”.
È quanto scrive LIDIA BORZÌ, presidente delle ACLI di Roma e provincia.
“I numeri, pur nella loro freddezza, servono per mettere nero su bianco quanto viene ascoltato attraverso l’Osservatorio ACLI Roma, tra le numerosissime telefonate che arrivano ogni giorno al Segretariato Sociale (attivo dal lunedì al venerdì, dalle 9.30 alle 13.00, ai numeri 06-57087025/7051 anche per tutto il mese di agosto), ai vari Servizi – a partire dal Patronato per l’esigibilità dei diritti – ai progetti e con le iniziative in corso”.
“Ogni giorno ascoltiamo e accogliamo persone – spiega Livia BORZÌ – costrette a navigare a vista in questa estate 2020 di grandi insicurezze.Si tratta per lo più lavoratori con basse tutele e bassi salari, e cassa integrati a cui non rimane molto a fine mese, sicuramente sollevati dalle misure di sostegno delle Istituzioni, che però non sono sufficienti a ridare speranza. Questo, infatti, esige da una parte interventi lungimiranti delle Istituzioni e dall’altra una corresponsabilità di tutta la comunità”.
“Quel che è certo – prosegue – è che l’ Estate 2020 non sarà uguale agli altri anni e non sarà uguale per tutti. Non possiamo abbassare la guardia perché il virus purtroppo, circola ancora, tant’è che è stato prorogato lo stato di emergenza, e cautela, prudenza, distanziamento, mascherine e igienizzazione restano le parole chiave delle nostre giornate. E se le famiglie non possono andare in vacanza, nonostante i bonus promessi dal Governo, e i turisti hanno paura di viaggiare, a farne le spese sono settori vitali della nostra economia: alberghi, ristoranti, trattorie, bar, pizzerie, gelaterie e agriturismi rischiano quest’anno un crack senza precedenti. E così l’onda devastatrice del covid-tsunami, continua a propagarsi senza sosta”.
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