La dottoressa Francesca Bressan psicologa e psicoterapeuta nella sua rubrica su TuaCityMag oggi ci parla di una emozione importantissima: la rabbia
Oggi parliamo di rabbia. Quante volte ti è capitato di pensare:
- Sono incapace nell’esprimere i miei sentimenti.
- Tengo sempre tutto troppo dentro, non riesco a dire quello che penso.
- Odio litigare, se entro in conflitto con qualcuno mi tiro in dietro subito, cerco di sviare.
- Le persone a me vicine mi dicono spesso che nascondo i problemi, che è difficile capire quello che penso.
- Tendo a non reagire davanti ai problemi o a reagire in modo esagerato, perchè tendo ad accumulare troppo.
- Quando ho un problema con il mio partner, lascio correre, non puntualizzo mai.
- Quando sono arrabbiato, l’unica cosa a cui penso è scappare.
Dietro ognuna di queste situazioni si nasconde un’unica emozione, sicuramente parliamo di un’emozione “energizzante” difficile da gestire, molto attivante. Parliamo ovviamente della rabbia.
L’ira è un’emozione potente ed in psicoterapia emerge spesso quanto essa sia presente nelle dinamiche che sottendono la vita emotiva di ognuno di noi. Spesso però le persone non la riconoscono e ignorano che alcune emozioni che provano o che alcuni stati di malessere sono legati alla rabbia. Siamo infatti abituati a parlare della rabbia e a riconoscerla quando si esprime in modo diretto, ossia quando sostanzialmente le persone danno in escandescenza o quando diventano aggressive. In realtà la rabbia ha tutta una serie di declinazioni e spesso non viene espressa, alcune persone soffocano la rabbia.
Ma da cosa dipende il modo in cui esprimiamo la rabbia?
E’ facile intuire che il modo in cui abbiamo imparato ad esprimere questa emozione condiziona molto la nostra vita. Ognuno di noi deve cercare l’origine della propria rabbia risalendo al modo con cui ci è venuto a contatto fin da piccolo e secondo diversi studi sono tre i modi in cui la nostra infanzia influenza il modo in cui gestiamo l’emozione da grandi.
Ed ecco allora tre domande per capire il rapporto che abbiamo avuto con la rabbia fin da piccoli:
- Come gestivano la rabbia i tuoi genitori? Ricordiamoci che chi cresce con un genitore esplosivo, spesso finisce o per emularlo o decide di non voler mai essere esplosivo e finisce per trattenere troppo la rabbia.
- Veniva accettata la tua ira quando eri bambino dai tuoi genitori? Purtroppo spesso la rabbia dei bambini non viene considerata accettabile dai genitori e questo costituisce una vera e propria trascuratezza emotiva. Molti bambini vengono addirittura trattati male quando si arrabbiano.
- Hai imparato a capire quali capacità emotive devi sviluppare per gestire la tua ira? Per usare l’energia che l’arrabbiarti ti dà?
Da quanto detto fino ad ora possiamo capire che Il vero scopo della rabbia, come emozione è proteggerci ed è quindi ancor più importante capire per ognuno di noi se abbiamo imparato fin da piccoli ad usare l’ira in questo senso e se ci dovessimo rendere conto di non utilizzare la rabbia in questo modo è importante mettere a fuoco il fatto che, non conta molto se ci arrabbiamo tanto o subiamo troppo, ma la cosa veramente importante è che non siamo in grado di proteggere noi stessi.
Potete scrivere le vostre domande per la dott.ssa Francesca Bressan, psicologa e psicoterapeuta, alla mail tuacitymag@gmail.com, oppure inviare un messaggio whatsapp al 3297854081, o scriverci attraverso i canali social di Tua City Mag.
Per approfondimenti: www.psicologiaparioli.it
