Home Interviste ELISABETTA CANITANO: “CON “IO OBIETTO” RACCONTO LA TRAGEDIA DI UN DIRITTO NEGATO”

ELISABETTA CANITANO: “CON “IO OBIETTO” RACCONTO LA TRAGEDIA DI UN DIRITTO NEGATO”

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Andrà in scena il 9 ed il 10 febbraio, al Teatro Biblioteca Quarticciolo di Roma, “Io Obietto”, lo spettacolo scritto e ideato dalla Dott.ssa Elisabetta Canitano, con la supervisione di Amandio Pinheiro.

Per l’occasione, noi di Tua City Mag, abbiamo intervistato la Dott.ssa Canitano che ci ha spiegato come e perché è nato “Io Obietto”.

Dott.ssa Canitano, Il 9 ed il 10 febbraio verrà presentato in anteprima, al teatro Quarticciolo di Roma, “Io Obietto”. Come nasce l’idea di questo spettacolo? Può raccontarci in breve il fatto realmente accaduto a cui si ispira l’opera?

E’ la storia di Valentina MIlluzzo, una ragazza di 32 anni muore nel 2016 a Catania, dopo quindici giorni di ricovero, per setticemia, dopo che le è stato negato un aborto terapeutico.

Perché denunciare il fatto raccontandolo in un’opera teatrale e portandolo sulla scena?

Per tentare di spiegare come è possibile morire di obiezione di coscienza nel 2016, in Italia, in un Ospedale pubblico, cosa che è quasi incredibile da credere.

Secondo lei, quanto è reale il rischio che altre donne possano vivere la stessa esperienza della protagonista dell’opera?

E’ purtroppo reale perché la sanità religiosa si rifiuta di considerare la vita di una donna prevalente sul battito cardiaco fetale, e quando c’è bisogno di un aborto per salvare la vita delle donne le fa ricoverare in un ospedale pubblico. Se gli ospedali religiosi andranno in prevalenza, o se negli ospedali pubblici ci saranno solo obiettori di coscienza, come in questo caso, le donne rischieranno di ricevere cure inferiori alla necessità e quindi anche di morire come è stato per Valentina e per la dentista indiana in Irlanda Savita Happalanavar nel 2012.

Può parlarci del suo impegno in prima linea a difesa della salute delle donne?

Io sono presidente di un’associazione che fa parte del consorzio della Casa Internazionale delle donne, Vitadidonna. Lavoro anche in una ASL che offre ottimi servizi alle donne. Facciamo lavoro di consulenza telefonica, di sportello di ginecologia e ostetricia, e di informazione scientifica indipendente

Lo spettacolo continuerà a denunciare i problemi della sanità italiana in altri teatri?

Noi speriamo che riusciremo a farlo girare in tutte le città d’Italia per permettere a tutte e a tutti di prendere coscienza di questo problema gravissimo che molti non immaginano affatto.

T.L.

 

 

Compagnia Causa in coproduzione con Teatro Biblioteca Quarticciolo

IO OBIETTO

di Elisabetta Canitano

con Gemma Carbone, Daniela Giordano, Gaia Insenga e Laura Nardsupervisione Amandio Pinheiro

9 febbraio, ore 10.30 e ore 21.00

10 febbraio, ore 21.00

Info: http://www.teatriincomune.roma.it/events/io-obietto/

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