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A pcohe ore dai ballottaggi che decideranno del governo di Roma, Tua City Mag pone 5 domande, uguali per tutti, ai candidati presidenti dei vari municipi della città.

Qui ci rispondono Elio Tomassetti (centrosinistra) e Pietrangelo Massaro (centrodestra) che domenica 17 e lunedì 18 ottobre si sfideranno al secondo turno per diventare presidente del XII municipio. Un territorio in cui vivono circa 140000 persone e che si estende da Porta Portese verso ovest, fino ai confini della città e comprende quartieri molto diversi tra loro come Monteverde, Gianicolense, Bravetta, Pisana, Massimina.

Le risposte di Elio Tomassetti, candidato di centrosinistra alla presidenza del XII municipio

1 Ci racconti chi è, il suo background e perché ha deciso di candidarsi (o ricandidarsi) alla presidenza del municipio.

Sono Elio Tomassetti, 33 anni appena compiuti. E sono un ragazzo del Municipio XII che da sempre si occupa di politica. Il mio sogno è vedere il territorio dove sono cresciuto e in cui vivo risplendere nuovamente e godere di uno sviluppo di cui tutti possano beneficiare.

Mi sono laureato in Giurisprudenza a Roma, convinto che il diritto rappresenti la base di quella giustizia sociale che mi stava tanto a cuore sin da giovanissimo. All’età di 25 anni sono entrato per la prima volta in Consiglio Municipale, venendo rieletto per la seconda volta nel 2016. Mi sono sempre impegnato in prima persona per la valorizzazione del territorio portando avanti battaglie che ritenevo fondamentali, come la riapertura del Forte Bravetta al pubblico, cosa che siamo riusciti ad ottenere nel 2011.

Dopo tanti anni di impegno tra le fila ho pensato che fosse arrivato il mio momento per fare un passo avanti e contribuire in prima persona al rilancio del territorio dopo 5 anni della peggiore amministrazione che questo municipio abbia mai visto. Per questo a Maggio 2021 mi sono candidato alle primarie del centrosinistra come Presidente del Municipio XII. Un voto democratico mi ha permesso di essere alla guida di una coalizione larga e ricca di competenze, che lunedì ha raccolto un risultato incredibile raggiungendo il 40%. 


2 Quali sono le prime tre priorità del suo programma? Quali quelle a cui si dedicherebbe da subito se fosse eletto?

Innanzitutto credo che sia fondamentale partire dalla modalità con cui il nostro programma è stato scritto. Dopo aver fatto delle primarie, molto partecipate visto che siamo stati il municipio più attivo nel voto in base alla popolazione, abbiamo attivato un percorso di ascolto con i cittadini, le associazioni e i comitati sul territorio. Questo ci ha permesso di scrivere un programma di coalizione ancorato ai bisogni reali emersi dal confronto. In questi tempi dove le altre coalizioni si spaccano, i programmi sono calati dall’alto o sembrano provenire dal paese delle favole, credo che ci vada riconosciuto questo risultato

I tre punti centrali che vorrei sottolineare sono quelli del sociale, il verde e il rispetto delle nostre ville storiche e la cultura.

Le politiche sociali rappresentano la parte centrale del piano di azione di un governo municipale, sia in ordine di risorse che in ordine di impegno. Qui, più che in ogni altro settore, si percepisce l’importanza del Municipio come primo gradino istituzionale.

Su questo tema il problema principale è che si stanno dando risposte a problemi nuovi con strumenti vecchi. L’organizzazione delle politiche sociali romane è rimasta ferma negli ultimi trent’anni. Appena saremo insediati sarà essenziale iniziare il lavoro di stesura del nuovo Piano Sociale municipale, sia per mappare le nuove esigenze sia per introdurre nel dibattito istituzionale serie forme di intervento a tutela delle nuove fragilità.

Non si può pensare di intervenire solo su richiesta del cittadino debole, dobbiamo ribaltare questo paradigma. Dobbiamo considerare il servizio di assistenza come integrato nella vita di ogni abitante, garantendo forme di supporto flessibili anche grazie all’ausilio delle nuove tecnologie. Per fare questo serve un radicamento profondo nel territorio che tocchi tutte le fasce di età. Sappiamo bene però che l’ascolto non può arrivare ovunque immediatamente, quindi affiancheremo comunque fin da subito uno sportello welfare municipale, che possa garantire un ascolto immediato in caso questo non avvenga indirettamente.

Dobbiamo costruire una risposta per ogni tipologia di fragilità. Il nostro Municipio è al terzo posto a Roma per età media avanzata, servono serie politiche di assistenza agli anziani, che vengono coperti davvero in maniera minimale solo dal servizio di assistenza domiciliare in caso di gravi patologie. Trovo orribile e mi si spezza il cuore a dover definire le donne una categoria a rischio e fragile, ma sarebbe folle dire il contrario. Il Municipio XII deve trasformarsi in un posto accogliente per le donne e capace di rispondere a tutte le proprie necessità, fornendo servizi che le liberino dal peso al quale la nostra società sembra condannarle. Il sociale deve inoltre intervenire a favore dei giovani e delle nuove povertà, cresciute negli ultimi anni. Dobbiamo avere nelle scuole e nei centri per l’impiego delle sentinelle in grado di darci il quadro dello stato di salute dei nostri ragazzi. Il Municipio però deve anche vigilare costantemente sul tema delle nuove povertà, fornendo servizi che non sviliscano i concittadini in difficoltà e non aumentino lo stigma. 

Gli altri due punti su cui credo il Municipio debba intervenire sono la cura del verde e delle ville storiche e la cultura.

La cura e la manutenzione delle aree verdi del nostro territorio devono essere una priorità. Villa Pamphilj, il nostro polmone verde, deve assolutamente essere al centro dei nostri progetti, con un programma ad hoc, che parta dalla cura dei nostri pini, attualmente salvati grazie alle donazioni dei cittadini. Questo meraviglioso parco ricco di storia e cultura deve essere il fiore all’occhiello del nostro municipio con eventi e aree attrezzate per lo sport e i bambini. Andando oltre questo spazio, si deve aggiungere un progetto per il recupero e la riqualificazione di Villa Flora, ad oggi unica villa storica di Roma non rivalutata e riqualificata e di tutti le altre aree verde municipali.

Il settore culturale ha subito nel profondo la crisi del COVID, ma anche negli anni precedenti a Roma e nel nostro Municipio in particolare è mancata una visione strategica delle politiche culturali. Una visione, ovvero, che metta insieme tutti i fattori: dagli operatori ai fruitori, dagli spazi comuni a un serio piano di spesa delle risorse a disposizione. L’intervento culturale è presidio del territorio, per questo motivo bisogna far interagire gli assessorati e gli uffici di Scuola, Cultura e Servizi Sociali. Dobbiamo aprire nuovi spazi culturali, utilizzando anche il patrimonio di edifici che il municipio deve assegnare con gare trasparenti e veloci. Il futuro culturale del Municipio XII si costruirà insieme alle associazioni e le realtà che questo territorio lo vivono ogni giorno.3 Ogni municipio ha sue caratteristiche peculiari, quali sono i punti di forza del suo territorio da valorizzare, che al momento sono trascurati?

Negli ultimi anni i nostri quartieri sono molto cambiati, sia da un punto di vista socio-culturale che da un punto di vista di servizi. Molte sfide nuove ci attendono. Il municipio non si governa senza un Campidoglio forte, ma il Campidoglio non si governa senza fornire poteri ai municipi. Nel nostro territorio, appunto, i punti di forza sono molteplici, eppure molti di questi sono stati trascurati e serve un’amministrazione in grado di rivalutarli. 
La riqualificazione del mercato di Porta Portese è un punto fondamentale, necessario al rilancio del quadrante. Il mercato non deve più essere visto come un problema, bensì come volano di sviluppo. Stesso discorso per quello di San Giovanni di Dio e degli altri mercati presenti sul nostro territorio. Anche Villa Pamphilj, come detto, fa parte dei tesori da riscoprire e aprire ancora di più alla cittadinanza. Le stazioni ferroviarei presenti sul territorio meritano la stessa attenzione. Stazione Trastevere, Stazione Aurelia e Stazione Quattroventi, devono essere potenziate e riqualificate. La Valle dei Casali merita una nuova attenzione in un’ottica diversa, non più rifiuti ma bonifiche e sviluppo.
Il Municipio XII ha bisogno di una svolta in senso ampio, con politiche che siano in grado di far volgere lo sguardo verso il centro, specialmente in quadranti come quelli di Pisana-Bravetta e Massimina, tutti territori in grande crescita. Mentre allo stesso tempo, zone più strutturate come Monteverde e Colli Portuensi meritano di ritornare agli standard cui tutti noi eravamo abituati, con uno sguardo al futuro e all’innovazione.

4 Come convincere gli astenuti ad andare a votare?

Per mobilitare coloro che non sono andati a votare credo che sia importante sottolineare ancora la centralità di questo voto.

Questa consiliatura sarà centrale dato che dovrà gestire una quantità mai vista di fondi provenienti dall’Europa. Il PNRR sarà un’occasione irripetibile per cambiare il volto di questa città. Sarà l’amministrazione che dovrà gestire la candidatura di Roma per EXPO 2030 e il Giubileo, due eventi che potrebbero cambiare il destino di questo territorio.

Per questi motivi dobbiamo tutti andare a votare. Più il nostro futuro sarà partecipato, più sarà sicuramente ricco di esperienze e professioni che faranno il successo di Roma negli anni a venire.

5 Perché votare per lei? 

Se sono sicuro che l’età non sia garanzia di efficienza e la gioventù di innovazione, sono convinto allo stesso tempo di poter rappresentare un giusto mix tra le due cose con i miei 33 anni, con otto anni in consiglio municipale e una vita passata a lavorare sul territorio. Voglio far ripartire il municipio XII e renderlo di nuovo un posto accogliente per tutti, riportando l’ascolto a via Fabiola. Credo che insieme alla meravigliosa coalizione che ho l’onore di guidare riusciremo a farlo.

Le risposte di Pietrangelo Massaro, candidato di centrodestra alla presidenza del XII municipio

1 Ci racconti chi è, il suo background e perché ha deciso di candidarsi (o ricandidarsi) alla Presidenza del Municipio. 

Mi chiamo Pietrangelo Massaro, sono laureato in Giurisprudenza ed ho conseguito un Master in Cooperazione Internazionale ed Economia dello Sviluppo. Ho lavorato presso diversi studi legali e società, occupandomi soprattutto di relazioni istituzionali. All’età di 20 anni inizia la mia passione per la politica, così ho iniziato a dedicarmi al territorio ed alle questioni locali. Alle elezioni amministrative del 2008 sono stato eletto Consigliere del Popolo della Libertà nel Municipio XII (oggi Municipio IX) del Comune di Roma, dove ho ricoperto il ruolo di Presidente della Commissione Sport, Cultura e Patrimonio e Delegato ai Rapporti con le Realtà Culturali Estere ed Internazionali.Successivamente ho rappresentato il mio partito a livello municipale e comunale. Ed oggi sono chiamato alla candidatura come Presidente del Municipio XII per la coalizione di centrodestra. Ho deciso di candidarmi perché credo da sempre nella politica come servizio alla comunità, una politica che non può prescindere dalla militanza, dall’impegno sul territorio e dalla conoscenza delle sue criticità e dei suoi punti di forza. 


2 Quali sono le prime tre priorità del suo programma? Quali quelle a cui si dedicherebbe da subito se fosse eletto?

I servizi sociali rappresentano per me un punto principale della mia agenda politica. Ho maturato la ragionevole consapevolezza per poter credere che le politiche sociali all’interno di un territorio siano uno dei principali parametri per valutare lo sviluppo amministrativo e sociale dei cittadini e della società stessa.

Da Presidente strutturerei e pianificherei iniziative ed interventi finalizzati all’inclusione sociale, alla lotta alla povertà, al contrasto di ogni forma di violenza fisica, morale e psicologica, a combattere le discriminazioni contro le donne e il divario di genere nel mondo del lavoro, alla tutela degli anziani e dei minori.

E, a proposito di minori le scuole sono un altro tassello fondamentale. Sono il cuore pulsante e il futuro della società. È necessario investire sulle scuole sia come plessi scolastici, riqualificando le strutture in termini di manutenzione, sia come servizi:  per esempio garantendo la continuità didattica, dando attenzione all’inclusione sociale dei bambini così detti “speciali” e potenziando il digitale come strumento di miglioramento dell’educazione.

Anche le azioni finalizzate a riqualificare e valorizzare le periferie, soprattutto in termini di decoro urbano, di tutela del patrimonio e di sicurezza, credo abbiano un ruolo fondamentale nella gestione del territorio, così come prendersi cura di tutta la parte relativa al commercio e al rilancio turistico.


3 Ogni municipio ha sue caratteristiche peculiari, quali sono i punti di forza del suo territorio da valorizzare, che al momento sono ancora poco sfruttati?

Il municipio XII è un ampio territorio costituito per una parte dal centro storico e per un’altra dalla periferia. Ritengo fondamentale creare e strutturare dei progetti sociali, culturali e di promozione turistica che valorizzino sia il centro storico che le periferie.  


4 Come convincere gli astenuti ad andare a votare?

Vorrei che coloro che si sono astenuti capissero l’importanza del voto sia come diritto che come dovere di ogni cittadino. Credo che votare sia essenziale per essere protagonisti del cambiamento.

5 Perché votare per lei? 

Perché ho una lunga esperienza politica e amministrativa che intendo mettere a disposizione di questo territorio, perché concepisco la politica come servizio alla comunità e perché ritengo di poter dare molto alla collettività realizzando progetti concreti che possono veramente migliorare la qualità di vita dei cittadini.

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