Coronavirus: i teatri romani in ottemperanza a quanto previsto del decreto governativo del 4 marzo chiudono fino al 3 aprile
L’effetto delle misure decise dal governo per contrastare la diffusione del coronavirus si abbattono sui teatri di Roma che, a parte piccole eccezioni, decidono per una misura di grande responsabilità e sospendono gli spettacoli. I sipari rimarranno calati fino al 3 aprile e per chi avesse già aquistato biglietti per le rappresentazioni di questi giorni il consiglio è di informarsi sui siti dei singoli teatri.
La decisione è stata sofferta, ma praticamente obbligata e riflette grande senso di responsabilità ma cela anche, inevitabilmente grandi preoccupazioni e malumori.
Il decreto della presidenza del consiglio dei ministiri non impone la chiusura ma la necessità, durante gli eventi pubblici, di garantire ai partecipanti la distanza minima di un metro uno dall’altro, distanza considerata ‘di sicurezza’ per non incorrere il rischio di contrarre infezione da Covid-19. Una misura davvero difficilmente applicabile per l’attività delle sale teatrali che dunque, quasi all’unanimità, decidono di calare i loro sipari con tutte le proccupazioni che ne conseguono relative alle ripercussioni economiche della decisione presa con grande senso civico e di responsabilità. Appuntamento, per tutti gli amanti della cultura e dello spettacolo dal vivo, per ora è il 3 aprile, data al momento fissata per la ripresa delle attività.
Di seguito il comunicato congiunto dei teatri privati romani:
Teatri Romani, sulla base del DPCM 4 marzo 2020, da stasera sospenderanno tutte le attività di spettacolo fino al prossimo 3 aprile.
Ciò comporta un danno rilevante per il settore teatrale romano: teatri, artisti, produzioni, fornitori di servizi collegati e soprattutto i lavoratori dello spettacolo tutti, nonché le aziende coinvolte direttamente e indirettamente nelle attività di produzione ed esercizio teatrale.
A conclusione di ciò, si auspica una serie di interventi (facilitazioni per accesso al credito; fondi straordinari per le imprese; azzeramento rate mutui; ammortizzatori sociali; credito d’imposta per gli investimenti; abbattimento di tutte le imposte locali, regionali e nazionali) da parte di Governo, Regione Lazio e Comune di Roma a sostegno del sistema teatrale romano, così fortemente danneggiato da questa gravissima e improvvisa crisi, che mette in ginocchio il già fragile e compromesso equilibrio del sistema.
Roma 05/03/2020
I teatri:
Ambra Jovinelli; Arcobaleno; Auditorium della Conciliazione; Basilica; Belli; Brancaccino; Brancaccio; Ciak; Cometa; Cometa Off Spazio Diamante Garbatella Ghione Golden Italia Nino Manfredi Manzoni Marconi Delle Muse Olimpico Quirino Roma Dei Servi Sette Sistina Testaccio Tirso de Molina Sala Umberto Vittoria