Marta cartabia
Foto: Wikipedia

Mentre si lavora per capire che direzione prenderà questa crisi di governo, sui media rimbalza il nome di Marta Cartabia come ipotesi di leadership per un eventuale governo istituzionale, dopo il naufragio del Conte bis.

Da qualche giorno si rilancia quest’idea, in alcuni casi allargando il discorso ad uno scenario ancora più interessante. Ovvero, che la soluzione della crisi di governo arrivi sotto forma di esecutivo tecnico guidato, per la prima volta nella storia repubblicana, da una donna.

Già nelle prime ore della crisi, d’altronde, si era fatto il nome, oltre che dei sempiterni Mario Draghi e Sergio Cottarelli,  della ministra Lamorgese. Che con il suo lavoro agli Interni ha conquistato la stima della gran parte del mondo politico.

Ora, il nome che gira più insistentemente invece, è quello della giurista milanese, non nuova a comparire come ipotesi salvagente.

Era successo già nell’estate del 2019, quando il primo governo Conte, nato dal matrimonio tra grillini e leg,a crollava sotto i proclami bellicosi lanciati dalla spiaggia del Papeete. Prima che il Pd con la decisiva spinta della corrente renziana decidesse di creare l’inedito governo giallorosso, accordandosi con i 5 stelle, il nome di Marta Cartabia è stato al centro delle cronache politiche.

Chi è Marta Cartabia

Classe 1963, nata nel milanese, è una giurista nota e stimata. E’ stata la prima donna a ricoprire il ruolo di presidente della Corte Costituzionale. Laureata alla Statale di Milano nel 1987 con una tesi in cui si chiedeva “Esiste un diritto costituzionale europeo?” Marta Cartabia ha iniziato un lungo percorso accademico che la ha portata a ricoprire importanti incarichi negli Stati Uniti e in Francia, oltre che in Italia.

Ha partecipato al network di esperti sui diritti umani della Commissione Europea, e dell’Agenzia Europea dei diritti fondamentali.

Il 2 settembre del 2011 diventa giudice della Corte Costituzionale, terza donna nella storia, dopo Fernanda Contri e Maria Rita Saulle. Nel 2019 è eletta prima donna presidente della Corte Costituzionale, dopo aver ricoperto in precedenza l’incarico di vicepresidente. Nel 2020 arriva la fine del suo mandato.

E’ cattolica e molto vicina a Cl, e alcune sue posizioni sui temi dei diritti, anche dei diritti delle donne, hanno fatto discutere.

Marta Cartabia è stimata e conosciuta dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Il suo nome si lega all’eventualità che non sia possibile trovare una strada per il terzo governo Conte. E che non si vada alle elezioni, ipotesi di complicata attuazione, data l’emergenza sanitaria in corso. In questi due casi si aprirebbe la strada ad un governo tecnico.

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