Giornata speciale quella di ieri per le donne impegnate nel mondo del calcio. Giornata di cui sono protagoniste l’arbitra francese Stephanie Frappart e la capitana dell’Italia femminile, Sara Gama. Arrivano infatti due ottime notizie che rivelano quanto il talento femminile si stia facendo strada anche in un mondo considerato per molti anni, in passato, territorio esclusivamente maschile. Che masse di donne ormai seguano con passione il calcio in tutto il mondo è un dato scontato, così come lo è la competenza con cui lo raccontano o lo commentano sui giornali o in tv. Da qualche anno però, la novità è l’inarrestabile marcia sul rettangolo di gioco o nei ruoli manageriali.
Arrivano ora due notizie che fanno luce su questa marcia silenziosa.
La prima riguarda Sara Gama, la capitana delle Azzurre, diventa la prima vicepresidente donna dell’AIC, l’Associazione Italiana Calciatori. Si tratta del sindacato che rappresenta gli interessi degli atleti. Questa nomina fa ben sperare sul cammino che da un pò si sta intraprentendo verso una maggiore attenzione al calcio femminile. Un cammino che deve presto tradursi in un ampliamento dei diritti delle atlete come lavoratrici.
La seconda notizia riguarda il campo di gioco. Domani sera ad arbitrare la partita di Champions League maschile Juventus- Dinamo Kiev sarà, per la prima volta, una donna.
Lei si chiama Stephanie Frappart, ha 36 anni e ha iniziato a calcare i campi di calcio da ragazzina, come giocatrice. Poi ha iniziato la trafila da arbitra, e ha un certo punto si è trovata a dover scegliere. Il calcio, lo avrebbe vissuto da direttrice di gara. Una scelta che l’ha portata in pochi anni ad inanellare una serie di sucessi e ad abbattere il muro dei pregiudizi sugli arbitri donne.
Ha diretto gare in serie B e serie A maschili in Francia. Poi i campionati mondiali femminili, l’Europa League e ora arriva la competizione europea più importante, quella a cui accede solo il Gotha del calcio continentale: la Chiampions League. Sarà (di nuovo) la prima donna ad aprire la strada alle altre.