cavalletti millefoglie

Correva l’anno 1951 quando il pasticcere Sergio Cavalletti aprì il suo laboratorio in via Nemorense. Iniziava così un’avventura che negli anni lo portò a vincere premi e riconoscimenti, e a proiettare la sua tra le migliori pasticcerie d’Italia, capace di conquistare i palati golosi di Roma e del mondo con le sue creazioni.

Una di queste, il Millefoglie di Cavalletti, è diventato un dolce iconico. Anche perchè è tra i preferiti della regina Elisabbetta d’Inghilterra che una volta assaggiatolo, grazie all’allora ambasciatore britannico a Roma, non volle più privarsene. Tanto che pare che tutt’ora Her Majesty ordini l’inimitabile torta a strati farcita di chantilly per le sue cene a Buckingham Palace.

Cavalletti e il suo Millefoglie, battuta la crisi vanno alla conquista di Roma

Cavalletti è una vera e propria istituzione del panorama artigianale e gastronomico romano. Un’istituzione che la città ha rischiato di perdere, portata via dall’onda violenta della crisi seguita alle chiusure per la pandemia.

Passato il lockdown le serrande di via Nemorense sono infatti rimaste abbassate. In molti avevano data come inevitabile la definitiva chiusura di un pezzo di storia della pasticceria a Roma.

Oggi invece, a due anni dal momento più duro della tempesta pandemica, Cavalletti festeggia l’apertura del quinto punto in città. E all’inaugurazione del nuovo caffè in viale Parioli 45 si brinda, si assaggiano ghiottonerie dolci e salate, si ammirano le preparazioni più sofisticate e sopratutto si festeggia un’azienda. Un’impresa che, passata la bufera, ha trovato nuove energie e si è reinventata, grazie all’intervento dell’imprenditore Christian Delle Fave che l’ha rilevata dalla famiglia fondatrice nel settembre del 2020 e, dal quartiere Trieste, sta portando il mitico Millefoglie in diverse zone di Roma.

Non potevo lasciare che la città perdesse una delle sue pasticcerie più iconiche – spiega Delle Fave – “Cavalletti è un autentico orgoglio di Roma. Per questo, quando sono subentrato alla sua gestione, ho voluto che nella casa madre di via Nemorense tutto rimanesse invariato: dal pastry chef Valter Luzi, che da 25 anni ne guida la cucina, fino al lungobanco-vetrina che domina lo store. L’eccellenza non si cambia. Eppure, allo stesso tempo, salvare il prestigioso tempio dei golosi non poteva rappresentare il solo traguardo di questa operazione. Ma sentivo che doveva essere il punto di partenza di una rinascita. Capace di traghettare l’inestimabile knowhow del marchio fuori dal quartiere Trieste verso un futuro tra avanguardia e stile metropolitano”.

Così in pochi mesi, al laboratorio storico si sono affiancati prima quello di Vigna Stelluti e poi quello di Colli Albani. Mentre da poco è stato lanciato il concept Cavalletti Cafè, il primo aperto nei mesi scorsi in via della Croce in pieno centro storico, e il secondo inaugurato di fresco ai Parioli. E non finisce qui, perchè nei prossimi mesi vedremo spuntare altre insegne blu in altre zone della città.

Cavalletti Caffè: il bar che punta a conquistare i gourmet

L’ultimo nato è il caffè dei Parioli. Con questo format la pasticceria di quartiere Cavalletti si trasforma nella caffetteria più golosa  della capitale, aperta dalla colazione al pranzo e l’aperitivo per offrire un servizio a tutto tondo.

Tra le novità proposte il Millefoglie mono-porzione e il gelato artigianale al gusto del celebre zabaione della casa. E poi una selezione pregiata di thè e caffè, un bouquet di lievitati di alta qualità e una selezione di dolci artigianali (alcuni farciti con l’inconfondibile crema allo zabaione) in formato mignon per accompagnare ogni momento della giornata con un pizzico di golosità.

Nel successo del nuovo format Cavalletti convivono innovazione, qualità e antiche ricette, a partire, ovviamente dall’iconica torta Millefoglie che oggi rivive al centro di un dolce menù à la carte con decine di altri capolavori dell’arte pasticcera.

Dai soffici babà alle torte sacher, pastiere napoletane o cassate siciliane, poi il celebre tiramisù senza mascarpone. E ancora torroni, croccanti, montblanc e i dolci tipici romaneschi come pangiallo, castagnaccio e panpepato. Ma anche croissant e una collezione di baby Millefoglie declinati in decine di forme e varianti diverse: oltre all’originale, ci sono quelle alle fragoline di bosco, alla crema pasticcera, al pistacchio, cioccolato, gianduia o con i marron glacé.

Il tutto caratterizzato dalla consueta attenzione per le materie prime, con una scelta privilegiata dei prodotti d’eccellenza regionali e nazionali. Come le fragole trentine di Sant’Orsola, a filiera corta, controllata e completamente tracciabile dalla pianta alla tavola. O come la pasta di mandorla di Ricciarelli, o le marmellate e le confetture di Santa Maria del Cedro.

Le pasticcerie di via Nemorense, Vigna Stelluti e Colli Albani condividono le radici e la qualità con il nuovo format “Cavalletti Caffè”, ma hanno ciascuna la propria identità. Rappresentano le diverse facce di questo grande marchio romano della pasticceria, tra storia e futuro. Un motivo in più per scoprirli tutti.

Le sedi della Pasticceria Cavalletti “Il Millefoglie” dal 1951:

Via Nemorense 179-181.

Via di Vigna Stelluti 204.

Largo Colli Albani 36.

Via della Croce 82.

Viale Parioli 45

Lo staff del nuovo Cavalletti Caffè ai Parioli

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